Rino, Gonzalo, Patrick ed un dualismo rischioso. Meglio andar via per tornare più forte?

La stagione 2017/2018 rimarrà, nella testa e nel cuore di Patrick Cutrone, indimenticabile. Fin dal pre-campionato, in cui si mise in mostra contro il Bayern nell’International Champions Cup, il giovane attaccante comasco ha brillato. E, sopratutto, segnato. Passando dall’essere quasi di troppo – solo ed esclusivamente per la giovanissima età – con le voci di un suo possibile passaggio in prestito al Crotone protrattesi fino all’ultimo giorno di mercato, al divenire fondamentale e decisivo, come nel derby dicembrino di Coppa Italia.

Prospettive

Gli scenari, adesso, sono sensibilmente diversi. Ad onor del vero lo erano anche a settembre 2017, con l’arrivo di André Silva e Kalinic che avrebbero dovuto delegare a Cutrone il ruolo di terza scelta. Così non fu, con il 63 che, pur vivendo anche alcuni momenti non facili a livello realizzativo, divenne il titolare della squadra prima di Montella e poi di Gattuso.

Questione di goal

L’arrivo di Gonzalo Higuain, come detto, sposta gli equilibri. Una punta del calibro dell’argentino, a differenza dei due arrivi della scorsa estate, difficilmente si farà rilegare dal pur ottimo Cutrone. C’è da dire che, già dalla prima conferenza stampa, il Pipita ha annunciato di aspettarsi una bella concorrenza da parte del prodotto del settore giovanile rossonero. E, senza dubbio, l’esperienza di un giocatore che ha segnato in tutto il mondo con le maglie di Real Madrid, Juve e Napoli potrebbe far crescere a dismisura Patrick.

Un precedente da non ripetere

Il contro, tuttavia, rischia di essere il poco spazio che Gattuso, comunque grande estimatore del suo giovane centravanti, potrebbe riservare a Cutrone, specie nei momenti critici della stagione. Un pò, insomma, quanto sta accadendo con un Manuel Locatelli in cronica involuzione. Lecito, quindi, l’affiorar del dubbio che, forse, sia meglio mandare in prestito l’attaccante classe ’98. Vivere un anno – o ancor meglio due – da protagonista, infatti, potrebbe riconsegnare al Milan un giocatore top in Italia, ma anche in Europa.

Decisione

Toccherà alle parti, dunque, stabilire quale possa essere la gestione migliore, con la speranza che non si compia l’errore di bruciare uno dei tanti talenti made in Milanello. Sarebbe delittuoso. Per il Milan e, soprattutto, per uno che il Milan lo ha davvero nel cuore.

Impostazioni privacy