Scaroni: “Maldini è il Milan. Sono rimasto impressionato dall’accoglienza riservata a Higuain”

Il presidente rossonero, Paolo Scaroni, ha concesso un’intervista esclusiva al primo numero dell’inserto sportivo Il Foglio Sportivo. Tanti i temi discussi, tra cui il presente e il futuro della società rossonera. Di seguito le sue dichiarazioni.

“Penso che il nuovo azionista sia in grado di garantire tranquillità e serenità al club, che così potrà essere in grado di riprendere il suo posto nel contesto che gli è proprio. Poi è ovvio che a preparare le partite è l’allenatore e a giocarle sono i calciatori, ma dietro deve esserci una società solida”.

L’importanza delle tv per il calcio italiano“Non è facile tenere in vita tanti club provinciali, il denaro è la linfa che tiene in piedi il sistema. Come invertire la rotta? Guardando un po’ all’estero. Ciò che è riuscito molto bene ai club inglesi, ma anche spagnoli e tedeschi, è stato il modo in cui hanno ampliato la propria audience televisiva. Non solo ai loro paesi, ma anche ad altre latitudini. La salvezza del calcio italiano passa dalla televisione. Ampliando la platea, si ampliano gli incassi. Ampliando gli incassi, ci si possono permettere ingaggi maggiori e calciatori più iconici. Si forma un circolo virtuoso, come accaduto ai principali club inglesi e spagnoli. Noi, in Italia, abbiamo ampi margini di manovra”.

L’importanza della società“Una società solida e coerente, con degli obiettivi chiari e gestita in modo chiaro e ordinato è una conditio sine qua non per il successo. Non si scappa: puoi avere il più grande fuoriclasse del mondo, ma se c’è fumo attorno alla struttura del club, non si va lontano. Non vorrei però dedicare tutta la mia vita futura a gestire il Milan. Oggi ho questo doppio ruolo nell’attesa di un capo azienda che si occupi al cento per cento del club. La partita”, aggiunge, “la vince sì la squadra, ma il posizionamento a livello internazionale lo vince sempre la società”.

Le differenze tra gestire il Milan ed altre aziende enormi come Enel ed Eni: “Il Milan rispetto ad altre aziende è una cosa piccola che però ha una serie di vincoli di bilancio che altre società non hanno, penso ad esempio al fair play finanziario. E poi c’è la passione, anzi, le passioni delle moltitudini. Passioni travolgenti. Quando ho visto la presentazione di Higuain e Caldara in Piazza Duomo, con tutta quella gente ad aspettare sotto il sole, beh, sono rimasto impressionato”.

L’importanza globale del calcio: “Se stasera ci fosse Real Madrid-Manchester United, finale di Champions League, avremmo trecento milioni di europei collegati alla tv. Non c’è niente, oggi, che attragga trecento milioni di europei davanti al televisore più di una grande partita di calcio. Neppure le nozze di Lady Diana“.

Riportare Maldini in rossonero: “Maldini è milanista dalla punta dei capelli a quella dei piedi. Non è stata una negoziazione difficile, diciamo che abbiamo ragionato un po’ per trovare un ruolo a una persona che ha una passione assoluta per questi colori”.

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