Rino e Carlo, l’allievo sfida l’approccio rivoluzionario

Si apre finalmente la stagione rossonera. Le difficoltà di una prima così complessa, sono oggettive. Carletto non ha nascosto le importanti aspettative che ha per il suo Napoli, un approccio rivoluzionario per i partenopei.

Per Rino è la prima annata in Serie A condotta sin dall’inizio. Realisticamente ripartirà dai suoi punti fissi, come il modulo di partenza e la volontà di giocare sempre la palla, a partire da Donnarumma.

Nella conferenza di quest’oggi, Gattuso ha offerto spunti interessanti anche sulla visione dei nuovi acquisti, dando indicazioni sul loro possibile impiego, in relazione a quanto pronti li abbia al momento valutati.

Per quanto concerne Reina, il ruolo a lui affibbiato è quello della grande chioccia. Con la sua professionalità, lo spagnolo può migliorare Gigio, dando l’esempio con l’etica del lavoro. Caldara è stato definito da Rino come giocatore di grande mentalità, molto intelligente ma apparentemente non prontissimo perché arriva da metodi di lavoro differenti.

Laxalt è stato esaltato dal mister per la sua duttilità. Con l’assenza di Calha potrebbe anche subentrare come esterno alto o dare il cambio a Rodriguez che avrà davanti Callejon, clientaccio. Bakayoko ha sorpreso per doti fisiche e tecniche, l’impressione è che sarà protagonista a partire da subito.

Castillejo è l’esterno che l’anno scorso è mancato. Bravo a cambiare gioco e veloce, in grado di cambiare il match in corsa. Halilovic è un ragazzo di talento, parzialmente inespresso ad oggi, difficile possa essere impiegato a Napoli. Servirà una partita più soft per vederlo. Higuain, ovviamente è il fiore all’occhiello della campagna acquisti. Ha le chiavi dell’attacco e non solo. Dovrà essere il trascinatore del nuovo Diavolo.

Ma chi inciderà di più, sono Leo e Paolo. Gattuso ha confidato che quando i ragazzi li vedono al campo, si gasano. Servirà anche il loro entusiasmo domani sera.

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