Riecco il Milan, finalmente. In campo e in tribuna: non è più nostalgia

Il Milan ai milanisti, in campo ed in tribuna. Quante volte abbiamo sentito, letto, sussurrato questa frase negli ultimi anni tormentati. Quante volte, a torto o ragione, abbiamo pensato che per riportare il Milan ad alti livelli bisognava prima di tutto ripartire da chi, negli ultimi decenni, ha fatto la storia del Diavolo. Ieri sera, nella splendida vittoria ottenuta all’ultimo respiro ai danni della Roma, il milanista si è finalmente gonfiato il petto con orgoglio e ha esultato. Per il risultato in campo, certo, ma anche e soprattutto per le immagini che si susseguivano quando veniva inquadrata la tribuna vip di San Siro. Il Milan ai milanisti, e così è quando nell’ordine il tifoso rossonero si vede rappresentare da Leonardo, Kakà e Paolo Maldini. La storia, la gloria, l’amore, tutto rappresentato da queste figure che per attaccamento, dna, competenza e serietà, rappresentano quanto di meglio un milanista si poteva augurare. E così il milanista torna a guardare con orgoglio lassù, dove la bandiera rossonera sventola più forte che mai.

La sensazione che un nuovo corso sia ormai cominciato, da un mese e mezzo a questa parte, oltre alle belle notizie arrivate dal 20 luglio in poi, con la riammissione all’Europa League conquistata sul campo, si è avuta con certezza, ma soprattutto si è toccata con mano, nell’entusiasmante serata di ieri. C’è un’istantanea che descrive al meglio questa sensazione. L’esultanza sugli spalti al gol di Patrick Cutrone, con Maldini e Leonardo che si abbracciano esultanti e rinfrancati, scaricando tutta la tensione di una partita da cuori forti e Ricardo Kakà, per la verità non ancora nei quadri dirigenziali nel Milan effettivamente, ma solo in qualità di tirocinante, che qualche metro più in giù si lascia andare ad un bellissimo sorriso che esprime tutta la gioia per il risultato ottenuto. Insieme a loro ecco il presidente Paolo Scaroni e Gordon Singer, figlio di Paul, proprietario del fondo Elliott e quindi nuovo proprietario del Milan. Un’istantanea che racchiude l’intero organigramma rossonero, attendendo un altro paio di figure di prestigio che lo andranno a completare, e che può finalmente far sentire il tifoso rossonero protetto e sicuro.

Protezione, sicurezza e ambizione. Sono tre aggettivi che descrivono al meglio come i tifosi milanisti si sentono grazie alla nuova proprietà che ha sostituito la vecchia gestione e ha subito messo in campo tutta la sua competenza e lungimiranza dal punto di vista dirigenziale ed economico/finanziario. Tutti vorrebbero tornare a vincere, ma dopo le tribolanti ultime stagioni e le tante inquietanti voci sul futuro del Milan negli ultimi 12-15 mesi, l’attuale situazione è qualcosa di molto vicino al Paradiso per chi ama il Milan. Il milanista non deve più fare i conti con fidejussioni, aumenti di capitali, closing e firme che tardavano ad arrivare, ma deve pensare solo al campo. In più può farlo finalmente sentendosi rappresentato ampiamente da chi quella maglia l’ha sudata fino all’ultima goccia, l’ha onorata e ne ha contribuito a scriverne la storia. Con Rino Gattuso che sbraita, si danna, lavora sodo dalla mattina alla sera e cerca di infondere tutto il milanismo che ha dentro ai suoi giocatori e con Leonardo e Paolo Maldini che sono lì, sempre presenti e vicini alla squadra, sempre sul pezzo per far capire a tutti il peso e l’importanza della maglia che indossano.

Negli anni e nei mesi scorsi a rappresentare il Milan in tribuna c’era il solo Adriano Galliani, accompagnato dal figlio, poi si è passati a Fassone, Mirabelli e qualche sconosciuto cinese al loro fianco, ora ci sono Maldini, Leonardo e Kakà. Beh, non c’è bisogno che ve la spieghi io la differenza.

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