Suso finalmente ‘Redivivo’: la sua prestazione con l’Atalanta è da Oscar. Ma Çalhanoglu…

Alzi la mano chi non sia mai rimasto sbalordito da una giocata di Suso. Uno di quei classici numeri che lasciano l’avversario bloccato sul posto, visibilmente imbarazzato e confuso, a cui seguono gli increduli boati della tifoseria. Scommetto quasi nessuno. E domenica sera, dopo uno dei suoi classici periodi di flessione, lo spagnolo è tornato ad incantare San Siro.

Finalmente redivivo, contro l’Atalanta la sua prestazione è stata da Oscar: dribbling ubriacanti, continue percussioni offensive e due cioccolatini serviti sui piedi di Higuain (sempre più incisivo) e Bonaventura già pronti per essere scartati. Diciamocelo, a tutti era mancato questo questo Suso. Soprattutto al Milan, che con un Pipita troppo spesso abbandonato a sé stesso e predicatore nel deserto ha quantomai bisogno di qualità e fantasia in avanti.

E Çalhanoglu? Per sua fortuna, la grande partita del collega di reparto lo ha fatto passare in secondo piano. Non che ci sia molto da mettere in evidenza, però. La pochezza di idee e le continue prestazioni anonime osservate in questo avvio di stagione sono infatti culminate nel deludente posticipo di ieri, col turco impalpabile per quasi l’intera totalità del match.

Suso versione miglior attore (non) protagonista non basta: per far funzionare l’attacco rossonero, e rendere Higuain ancora più prolifico, c’è bisogno di un regista che diriga l’intera fase e porti maggiore fantasia. Per far funzionare il Milan, c’è bisogno del vero Hakan Çalhanoglu.

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