Cutrone cerca spazio. Basterà la panchina?

Un gol ogni 39 minuti. 20 anni. In panchina. Tre fattori, non armonici tra di loro. Stiamo parlando di Patrick Cutrone, centravanti sorprendente, affamato di reti e amante del calcio. Anche ieri sera, in occasione del match contro il Betis, l’ha dimostrato e all’appuntamento con il gol si è presentato agonisticamente cattivo, con il fuoco negli occhi. Entra e carica il gruppo, segna, riapre, a volte ribalta la partita. Un jolly tutto rossonero. E allora, basterà la panchina? Il centravanti del Milan si chiama Gonzalo Higuain. E questo non aiuta. Con il compagno argentino, però, Cutrone ha sempre sorpreso. Grande intesa tra i due, nata proprio in occasione della rete-vittoria contro la Roma. Assist geniale di Higuain, gol da bomber vero di Cutrone. Un asse che funziona. I due occupano molto bene l’area, complicando il lavoro delle difese, con Higuain destinato ad un lavoro di ripiego, intento a contribuire alle reti di Cutrone, fibrillante in area di rigore. Un 4-4-2 potrebbe essere la soluzione, con i due, pronti a sorprendere anche dal primo minuto.

Cutrone merita di più di una semplice panchina. Merita il palcoscenico. Forse non il vero protagonista, ma una comparsa decisiva e fondamentale. Entra e spacca le partite, oltre che le porte avversarie. Nella rosa del Milan manca l’alternativa alle due punte, fattore che potrebbe valere come freno. Nonostante ciò, Cutrone merita. Higuain resterà certamente il cuore dell’attacco milanista, ma con un Patrick in più, abbiamo ammirato un Pipita che spazia nella sua dimensione ideale.

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