Elliott eredita 126 milioni di “buco”: l’analisi

Una nave che imbarcava acqua. Così era il Milan di Yonghong Li. A dirlo sono i conti della società nel periodo dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018: perdita aumentata di 53 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, costi in crescita del 22,7%, deficit esasperato dalla faraonica campagna acquisti dell’estate 2017 con monte ingaggi alle stelle e ammortamenti quasi raddoppiati. Il buco di bilancio complessivo ereditato dal Milan cinese è pari a 126 milioni.

E adesso? Il fondo Elliott ha effettuato versamenti di ricapitalizzazione per 170.5 milioni “per ristabilire l’equilibrio finanziario e patrimoniale del Milan”. E sono stati anche accantonati 17,5 milioni, in previsione di un’eventuale causa di Marco Fassone e delle sanzioni Uefa per la violazione delle regole del Fair Play Finanziario. Ma il fondo di Paul Singer ha garantito di voler ottemperare alla situazione almeno per tutti i prossimi 12 mesi, quindi fino al 31 ottobre 2019.

Guardando tra le pieghe della gestione di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli è emerso come anche Pepe Reina e Ivan Strinic, arrivati a parametro zero, siano stati onerosi per le casse di via Aldo Rossi. Le commissioni pagate ai procuratori ammontano a 5 milioni di euro: 3 all’agente del portiere spagnolo, 2 a quello del terzino croato. di Reina, 2 a quello di Strinic.

Infine, il nuovo Milan presieduto da Paolo Scaroni ha effettuato svalutazioni sulla rosa calciatori della stagione scorsa per un totale di 21,58 milioni: da Luca Antonelli a Carlos Bacca, fino a Nikola Kalinic. In questo modo, l’abbassamento del valore di carico consentirà di beneficiare di una plusvalenza maggiore nel prossimo esercizio.

Impostazioni privacy