Milan, la difesa traballa. Tra infortuni, reti subite e scelte obbligate

Un reparto sicuro, folto e di prospettiva. Il Milan inaugura la stagione 2018/2019 con un gruppo difensivo degno di nota. Capitan Romagnoli, Caldara, Musacchio, Zapata, Conti, Calabria, Rodriguez, Laxalt, Abate e Strinic. La prospettiva di Romagnoli, la promessa Caldara, la speranza di riabbracciare Conti e l’esperienza di Abate al servizio dei più giovani. Un reparto su cui porre le basi per il futuro del Milan.

Dopo nove giornate di campionato, la musica sembra essere cambiata. Quasi rivoluzionata. Caldara ai box per tre mesi, Calabria out per le sfide contro Genoa, Udinese e Betis, Conti verso il definitivo recupero e Strinic escluso per un problema significativo al cuore. I diversi ricambi sembrano tuttavia ormai ridotti al minimo. Con Abate che sostituirà Calabria, le alternative a destra tramontano definitivamente. Al centro della difesa, Zapata figura come unica alternativa valida. A sinistra, Rodriguez e Laxalt rappresentano le momentanee certezze della retroguardia. Insieme, poi, sulla stessa corsia risultano complementari. Per quanto riguarda Conti, i tempi del recupero completo risultano imprevedibili, con il terzino costretto a non forzare la graduale ripresa del lavoro. Strinic ai box, non è considerabile un’alternativa valida a disposizione di mister Gattuso. Un reparto ormai ridotto al minimo, oltre che condannato tra gli imputati per le innumerevoli reti subite in questo avvio di campionato. La stagione rossonera sarà dettata da diversi turnover e nello stato attuale, il Milan non avrà grandi ricambi.

Anche le sorprese, però, non mancano. Oltre ad un giovane capitano in crescita anche sotto il punto di vista tattico, il Milan vanta un Rodriguez particolarmente ispirato e concreto. Lo stesso Laxalt, da terzino, come anche esterno di centrocampo, mette a disposizione della squadra il giusto equilibrio offensivo, oltre che una decisa concretezza in fase difensiva. Lo stesso Calabria sta registrando una crescita graduale, ricercando quel definitivo salto di qualità che gli manca per affermarsi tra le promesse. Anche Musacchio sta tentando di imporsi e insediarsi tra le colonne portanti di questo Milan.

Sicuramente non mancano margini di miglioramento, oltre che alternative concrete. Superati questi incidenti di percorso, tra infortuni, recuperi e definitivi decolli, il Milan vanterà un reparto difensivo sicuro, folto e di prospettiva.

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