SALA STAMPA • Gattuso: “Siamo un bel gruppo, fate i complimenti ai ragazzi”

Al termine di Milan-Genoa (terminato 2-1 a favore dei rossoneri grazie alla rete di Romagnoli nei minuti di recupero), uno dei match più emozionanti disputati sin qui dal Diavolo, Rino Gattuso è intervenuto dalla sala stampa di San Siro per elogiare il lavoro della squadra. Queste le sue dichiarazioni: “Bisogna fare i complimenti alla squadra, siamo contenti della classifica ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Abbiamo giocato a campo aperto, abbiamo provato a cambiare per cercare più palleggio. Stavamo sempre sulla stessa linea, ma sono contento”.

Sulla Champions: “Dobbiamo essere bravi e tenerla e recuperare energie, perché sentire piangere due giocatori in rifinitura non è il massimo. Anche Kessié e Calhanoglu stanno giocando con antinfiammatori, dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali”.

Sul momento: “In questo momento abbiamo aggiustato la classifica, non siamo partiti benissimo. Oggi mi sembrava facile nei primi minuti, ma poi ci sta se vuoi creare è normale che lasci qualcosa. Anche lo stadio ha iniziato a borbottare ma ci sta anche questo, oggi abbiamo rischiato sopratutto sul miracolo di Gigio che ha tenuto l’1-1. Dobbiamo essere più compatti”.

Su Conti: “Andrea è venuto in panchina ma non ha fatto un minuto, viene da due infortuni gravissimi. Venerdì giocherà con la Primavera, gli manca la partita e gli servirà mettere minutaggio perché è molto importante per noi”.

Sul match: “Oggi avevamo qualche infortunio, in tutte le zone del campo avevamo superiorità numerica con questo assetto. Bakayoko non veniva da un gran momento mentale, era complesso per lui in mezzo. Volevo superiorità numerica a centrocampo con 3 centrocampisti. Bene a livello tattico e difensivo, tecnicamente dobbiamo crescere ancora. Nel calcio serve anche fortuna. Spero che il gol di Romagnoli possa cancellare quello di Icardi nel derby, ma dobbiamo tenere meglio il campo: è questo che voglio. Serve dare la sensazione di non subire tanto gli avversari, a campo aperto li abbiamo lasciati tante volte ma i complimenti bisogna farli ai ragazzi”.

Sulle critiche: “C’è qualcuno che mi apprezza, che mi odia ma non mollano mai durante la settimana, dobbiamo continuare e non sederci. Continuerò a fare l’allenatore, spero il più a lungo possibile in questa società. Ho commesso certi errori, ma chiunque li commette in questo mondo. Quando giocavo mi dicevano che ero uno scarparo, poi quando ho finito volevano trovare il mio erede. Vado avanti con grande voglia, anche se, per la malattia che ho, dovrei stare più attento”.

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