SALA STAMPA • Gattuso: “Sono molto deluso e arrabbiato. Abbiamo fatto una figuraccia”

Dal nostro inviato a San Siro, Christian Pradelli

Anche mister Gattuso è intervenuto in conferenza stampa nel post partita di Milan-Betis. Ecco le sue dichiarazioni.

Sulla partita di questa sera: “Se non fa male la sconfitta fa male la prestazione, per come è arrivata. Per un allenatore andare a casa e ripensare alla partita di questa sera è difficile. Non possiamo fare prestazioni come oggi. Derby o non derby, mi preoccupa la fragilità di questa squadra a livello mentale. Voi state dentro i moduli, non è quella la preoccupazione: non vedo più le certezza di 25 giorni fa, bisogna andare alla ricerca di capire che cosa sia successo. Perché se con l’Inter posso dire di aver visto una buona dose di cattiveria e mentalità, oggi ho visto una squadra in difficoltà. Sapevamo la difficoltà della partita, quindi non possiamo dire di essere rimasti sorpresi. Abbiamo fatto una figuraccia”.

Sulla panchina: “Non penso alla mia panchina e al mio culo, penso che mi venga data la possibilità di risolvere questo problema. Non sarà facile visto che sono il primo responsabile. Chiaro che la mia permanenza sia legata ai risultati. Abbiamo fatto una prestazione non da Milan, poi qualsiasi cosa succederà non ci sarà nessun problema per me”.

Sul momento del Milan: “Vedo una squadra che ha perso la sua identità, da due partite non vedo un movimento delle mezzali verso l’interno. In questo momento stiamo facendo male. Anche ciò che facevamo bene e che ci ha contraddistinto in questi mesi. Oggi abbiamo pressato senza idee. Una prestazione che mi ha lasciato perplesso. Da parte mia e del mio staff c’è molta delusione perché noi prepariamo la partita, probabilmente non ci siamo fatti capire abbastanza”.

Su Higuain: “Higuain non sta affrontando il suo miglior momento ma non arrivano grossi palloni e importanti occasioni nell’ultimo periodo. Quindi paga tutto il momento di tutta la squadra. Penso che sia necessario fare di più per metterlo in condizioni di farlo lavorare negli ultimi 16 metri. Invece, tutto ciò, sta venendo meno meno ultimamente”.

Sul Milan: “Pensiamo troppo a quello che può succedere, ragioniamo troppo sul compitino. E poi vengono fuori partite come quella di questa sera. La testa è una componente troppo importante. Non è un discorso fisico perché ce lo dicono i numeri. Oggi prima della partita ho fatto i complimenti alla squadra per l’atmosfera che c’è nello spogliatoio e durante ogni allenamento. Fuori c’è molta tensione, ma i miei ragazzi stanno vivendo questo momento con professionalità e passione. Poi uno mi prende per pazzo vedendo la gara di oggi. Per questo mi viene poi anche difficile trovare delle soluzioni e delle spiegazioni alla situazione”.

Sulla squadra e sulle responsabilità: “Probabilmente devo capire chi è più pronto per fare certi tipi di partite ma lo sto capendo solo ora. Non è un compito semplice. Anche perché se non funziona tutto il collettivo, come oggi, la responsabilità più grande è la mia e del mio staff. Quando vedi che tutta la squadra non riesce a fare nulla di tutto ciò che abbiamo preparato, non posso che prendermi tutte le responsabilità”.

 

 

 

 

 

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