SM • Assemblea soci, trattati anche temi strategici e progetti: stadio e mercato cinese le priorità

Assemblea breve – durata circa 35 minuti – ma soddisfacente e lungimirante: queste le impressioni captate da SpazioMilan durante l’AdS svoltasi stamane a Casa Milan, nella quale il neo presidente Paolo Scaroni – oltre ad aver proposto e ottenuto l’approvazione dei due punti dell’ordine del giorno (bilancio 2017/18 e ripianamento) – ha anche affrontato importanti temi strategici.

Il bilancio approvato – è innegabile – è apparso molto duro, ma allo stesso tempo possiamo definirlo prudente e propedeutico alla produzione di quelli successivi, che ci si augura possano essere conformi alle regole UEFA. E a tal proposito il presidente rossonero ha speso alcune parole, per rassicurare gli azionisti e – non solo – anche i tifosi, i quali dalla scorsa primavera hanno dovuto patire un incubo, quello di vedersi esclusi dalle competizioni europee per motivi finanziari. Nelle sedi giuridico-burocratiche – precisiamo – la partita non è finita: il Milan rimane in ogni caso in attesa di una pena. Dunque la certezza è che il club – che per quanto riguarda l’accesso in Europa League di questa stagione ha ricevuto un dovuto livellamento della pena – non sarà comunque assolto; ma sicuramente pagherà in maniera commisurata (questa la parola più volte ribadita da Scaroni) una sanzione per la violazione al Financial Fair Play, che non per forza sarà di tipo pecuniario, anche se è stato già predisposto a bilancio un budget necessario a coprire questo eventuale pagamento. I giudici UEFA – nel frattempo – hanno trattenuto i ricavi spettanti al Milan per le prestazioni in campo europeo (e che dunque non possono essere messi a bilancio) in attesa della sentenza. Premi e ricavi che non andranno persi ovviamente, ma trattenuti a titolo di garanzia per l’eventuale multa e che al momento ammontano circa a € 2,5 milioni.

Il club inoltre – e questo è un altro segnale rincuorante – è tornato meritevole di credito da parte delle banche, anche se – come precisato dal consigliere D’Avanzo – le fonti di finanziamento saranno sempre attraverso aumento di capitale da parte dei soci e non prestiti e obbligazioni, anche se con Unicredit e BPM è stata firmata una linea di factoring a un tasso di 2.3% per 3 anni.

Oltre alle questioni squisitamente finanziarie – così come anticipato – si è parlato altri importanti progetti, su tutti quello relativo allo stadio di proprietà. Il presidente milanista ha definito la questione stadio una “priorità” ereditata dalla precedente gestione – sulla quale l’intenzione è quella di prendere una decisione definitiva entro la fine di quest’anno -, nonché un’altra fondamentale risorsa per i ricavi che mancano al Milan. Il club di via Aldo Rossi sta dunque prendendo in considerazione varie ipotesi, inclusa la convivenza a San Siro con l’Inter: soluzione questa che avrebbe dei vantaggi, come il dimezzamento dei costi di costruzione e di gestione, pur diminuendo i gradi di libertà.

E sempre a proposito di ricavi, SpazioMilan ha raccolto altre informazioni relative alle sponsorizzazioni e al mercato orientale. Sul primo tema – quello più sanguinoso – c’è poco da riferire: non ci saranno nel breve periodo grandi ingressi, né grandi uscite da parte di sponsor. Del resto – così come ha puntualmente precisato Scaroni durante l’Assemblea – i risultati sportivi e le richieste vanno di pari passo e in questo momento – è triste da ammettere – mancano entrambi (il Milan fattura da questo punto di vista come nel 2003: un dato preoccupante, considerando la crescita del mercato). Per quanto riguarda invece l’oriente – nonostante “oltre a non averci portato nulla, rischia di darci una cattiva reputazione” ha precisato il presidente, la società considera ancora la Cina un mercato fondamentale, sul quale puntare fortemente, ma con un diverso approccio e spostando la sede da Pechino a Shanghai.

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