423 giorni senza, ma Conti c’è sempre stato. Riecco un cuore rossonero

423 giorni senza calpestare un rettangolo verde sono tanti. Due infortuni al crociato, sono altrettanti. Una stagione a dir poco sfortunata quella di Andrea Conti, numero 12 rossonero, arrivato al Milan in occasione del mercato monstre targato Mirabelli-Fassone. Un bel colpo per la squadra rossonera, un terzino di qualità, una pedina protagonista anche in fase offensiva, oltre che goleador. Solo due le apparizioni in Serie A con il Milan, poi il buio. Prima la rottura del crociato sinistro, poi la ricaduta.

423 giorni dopo, rieccolo Andrea. Ultimo nella fila dei ragazzi della Primavera rossonera ad entrare in campo. La maglia è la numero 2, come le sfortunate coincidenze della passata stagione. Si riparte da qui, da un Milan-Chievo del campionato Primavera. Il tutto, accompagnato dal coraggio e dal carattere grintoso che l’ha caratterizzato anche nei momenti più bui. Grande lottatore, dentro e fuori dal campo. Una partita umile quella di stasera, con il terzino rossonero forse poco propositivo in fase offensiva e non sufficientemente coraggioso in quella difensiva. Un’apparizione non luccicante anche a causa della paura. Comprensibile, dopo i due brutti stop che hanno condannato Conti all’esclusione nella passata stagione. Servirà certamente tempo e costanza, ma il primo tassello è stato inserito. Guadagnare coraggio come primo obiettivo, ritrovare la giusta forma fisica e le convinzioni sufficienti per ripartire.

In quest’annata lontanissima dalla quiete e dalla fortuna, Andrea non ha mai fatto mancare il suo apporto ai compagni, mostrando grande attaccamento ai colori rossoneri. Post su Instagram dopo le vittorie, incitamenti ai compagni dopo ogni sconfitta: Conti è stato un numero 12 anche in campo. La sua presenza si è sempre sentita, anche quando il suo nome non appariva tra i titolari. Tornato tra i convocati in occasione del match contro la Sampdoria, per il terzino rossonero, da oggi, riparte un ciclo. Riparte la sua storia al Milan che di fatto non è mai cominciata veramente. Un uomo in più per Gattuso, un pupillo per la tifoseria, una vera e valida alternativa. Si ricomincia, caro Andrea, e con un anno del genere alle spalle sarà ancora più bello gioire con e per il Milan. Questa volta, però, con i colori rossoneri cuciti sulla maglia.

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