Biglia out: chi al suo posto?

Come un fulmine a ciel sereno, l’immagine di Biglia che lascia San Siro in stampelle è lo scherzetto di Halloween più inaspettato. “Ha avuto una ricaduta su una vecchia cicatrice, ne avrà per un pò” ha sentenziato Gattuso. Proprio nel suo momento migliore, il centrocampista rossonero è costretto a tornare ai box per l’ennesimo infortunio della sua sfortunata carriera. Lo stop dell’argentino ha colto impreparato anche lo stesso mister Gattuso che ha disegnato la squadra con un inedito 3-5-2, per poi tornare alla difesa a 4. Ora che il Milan ha agguantato il quarto posto e deve mostrare la giusta continuità di rendimento, il quesito che aleggia nella mente del tecnico calabrese è abbastanza scontato: come sostituire Biglia?

CALHA ALLA PIRLO? – La società in estate ha scelto di intervenire in altre zone del campo, forse peccando, considerata l’attitudine di Biglia ad incappare in spiacevoli ricadute. In rosa non esiste – almeno apparentemente (Montolivo non rientra nei piani di Gattuso) – un sostituto naturale di Biglia, perciò Ringhio dovrà per forza adattare uno dei centrocampisti a disposizione nel ruolo di regista. Comunque, il processo di crescita di un allenatore passa anche per quelle decisioni frutto di intuizione e coraggio. Torna alla memoria la scelta di Ancelotti quando arretrò il raggio d’azione di Pirlo e lo posizionò davanti la difesa. La storia potrebbe ripetersi con Calhanoglu? Se ne parlava anche l’anno scorso quando Biglia non ingranava, ora è una seria possibilità da prendere in considerazione. Complice anche il periodo di appannamento del turco negli ultimi 25 metri, potrebbe aprirsi per lui una nuova carriera.

LE ALTERNATIVE – Salvo altri esperimenti, il 4-4-2 è il modulo che Gattuso proporrà da qui in avanti e l’unico ad avere il posto assicurato in mezzo al campo sembra essere Kessié. Oltre all’ipotesi Calhanoglu, Bonavenutura e Bakayoko sono gli altri papabili a ricevere l’eredità di Biglia. Jack rende meglio sulla fascia e allontanarlo dalla porta sarebbe abbastanza limitante per lui e per la squadra, considerato il suo stato di forma e il suo apporto in zona gol. Bakayoko non convince, ha più le caratteristiche da vice-Kessié che complementare: meglio in fase di interdizione, sfruttando il suo potere fisico che con la palla tra i piedi. La scelta più logica? Riesumare Montolivo, ma difficilmente Gattuso tornerà sui suoi passi.

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