Nella testa di Gattuso, nella testa del Monto

Era un po’ nell’aria, ma Gattuso lo ha ufficializzato con le convocazioni del primo pomeriggio di oggi prima della partenza per Udine: Riccardo Montolivo torna tra i convocati e farà parte della spedizione rossonera che domani sera, nel posticipo della Dacia Arena, proverà a portare a casa un risultato positivo per mantenere l’attuale quarta posizione in classifica. La tegola Biglia, gli infortuni di Calhanoglu e Bonaventura, oltre a quelli di Caldara e Calabria, riducono all’osso la rosa rossonera che già non poteva contare su tante alternative all’altezza dei titolari. Mister Rino Gattuso dovrà fare ancora una volta di necessità, virtù e, soprattutto nella zona nevralgica del campo, almeno fino al nuovo anno, l’assenza di Biglia risulterà sicuramente molto pesante nell’economia del gioco rossonero. Paradossalmente l’argentino era l’unico giocatore insostituibile nello scacchiere tattico del Milan perché unico nelle sue caratteristiche e peculiarità, unico soprattutto nella rosa a disposizione del tecnico calabrese. Sia nella partita contro il Genoa che in quella di domani sera ad Udine al suo posto ci sarà Bakayoko, ma i balbettii iniziali del francese e le caratteristiche completamente diverse rispetto al 21 rossonero, sono elementi che fanno rendere l’idea di quanto l’assenza di Biglia si sia fatta e si farà sentire.

Torniamo però a Riccardo Montolivo. L’ex Capitano rossonero, in realtà, tra tutti i giocatori a disposizione di Gattuso è l’unico che può davvero fare le veci di Biglia. Eh, ma adesso come la mettiamo? Non è lo stesso giocatore che in estate era sul mercato, ha rifiutato tutte le possibili destinazioni lontane da Milanello ed è finito ai margini del progetto, quasi mai considerato e non tenuto in considerazione dal Mister nemmeno nelle partitelle in famiglia? Sì, è proprio lui, ma si sa che durante una stagione possono capitare mille imprevisti e, non aver cercato e preso un vero sostituto di Biglia sul mercato, logicamente impone a Gattuso di dover ripensare a Riccardo Montolivo. Di certo non una scelta facile per Rino che in conferenza ha evidenziato come l’ex Fiorentina non sia mai stato fuori rosa, ma di certo non considerava nemmeno l’idea di prenderlo in considerazione. Di fatto il centrocampista rossonero per mesi si è allenato in disparte ed era a tutti gli effetti ai margini del progetto ed ora, eccolo di nuovo lì, convocato e con margini di riutilizzo. Per qualcuno sarà elasticità mentale nel cambiare idea (solo gli stupidi non lo fanno mai), per altri si tratta del punto più basso della gestione Gattuso in rossonero, di mancanza di coerenza nelle scelte e di poca serietà nello sconfessarsi ora che l’ex Capitano può tornare utile.

Se non è una situazione facile da affrontare nella testa del Mister, di certo non lo è in quella di Riccardo Montolivo. Il giocatore già nella passata stagione aveva vissuto da comprimario, ma si era sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Quest’anno ha dovuto subire diversi affronti e umiliazioni. Prima il ritrovarsi sul mercato da oggetto misterioso e indesiderato, poi la mancata convocazione addirittura per la tournée americana estiva e, infine, il sentirsi ai margini del progetto, mai tenuto in considerazione, nemmeno per le amichevoli undici contro undici a Milanello. Di certo non sono stati mesi facili per Montolivo che, al di là della scelta di voler restare a tutti i costi in estate, restando attaccato al suo oneroso ingaggio fino alla scadenza naturale del contratto, ha sempre dimostrato almeno professionalità e attaccamento alla maglia. Ora, cosa passerà nella sua mente? Voglia di rivincita e di dimostrarsi ancora utile per far capire a tutti che si erano sbagliati sul suo conto, o semplicemente una mancanza di motivazioni nel sentirsi l’ultima ruota del carro prima e elemento ancora utile alla squadra poi? Se Gattuso farà dietrofront completo e se ne servirà anche in campo nei prossimi due mesi, si potrà dare risposta a questo quesito.

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