Franck Kessie, spina dorsale e anima di questo Milan

Franck Kessie è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe sempre, per approccio, spirito, grinta, dettami fondamentali per Gattuso da quando ha iniziato il proprio lavoro al Milan. Uno di quelli che non si ferma mai, nemmeno quando dovrebbe. L’ivoriano – per stessa ammissione del tecnico – in questo periodo nefasto in termini di infortuni, non è stato certo immune, ma ha stretto i denti.

In questo Milan – sceso in campo ieri all’Olimpico – senza Romagnoli, Biglia ed Higuain mancava la spina dorsale, la certezza è stato lui.

Nell’immaginario collettivo è quel tipo di giocatore “Gattuso style”, quelli che magari rischiano un legamento, che terminano la partita sfiniti per terra, ma non mollano mai. Ma in effetti il Mister non lo ha mai certificato suo erede. Al massimo ha sempre detto che è quello che, all’interno della rosa, più gli somiglia riconoscendo però all’ivoriano complessivamente di essere più completo.

L’intesa tra l’ex atalantino ed il Mister di Corigliano Calabro è totale. È uno di quei senatori che, come Romagnoli, sarebbero disposti a buttarsi nel fuoco per il proprio allenatore. Il numero 79  in un anno e mezzo di Milan ha disputato 50 delle 51 gare di campionato tutte da titolare (solo il giudice sportivo gli ha impedito l’en plein).

La Lazio gli porta bene: al suo esordio in A con gli orobici aveva messo a segno una doppietta e ieri, aldilà del fatto che la Lega abbia assegnato l’autorete a Wallace, Franck è riuscito ad alzare le braccia al cielo. Ma Kessie non è solo il gol – conclude La Gazzetta dello Sport – per questo Milan Franck è molto di più.

SEGUI SPAZIOMILAN SU: FACEBOOK  TWITTER INSTAGRAM

Impostazioni privacy