Il TAS ha pubblicato le motivazioni della sentenza sul Milan: ecco cosa ha ribaltato la decisione dell’UEFA

Il Tas di Losanna ha pubblicato questo pomeriggio le motivazioni della sentenza con la quale lo scorso luglio ha ribaltato la decisione dell’UEFA di escludere il Milan dall’Europa League. Calcio e Finanza ha analizzato le 48 pagine, dalle quali emerge che il club rossonero credeva di rispettare i criteri per il settlement agreement, già concesso ad Inter, Manchester City e PSG. La UEFA, invece, considerava diversa la situazione rossonera, soprattutto a causa dell’incertezza sul rifinanziamento, che poi di fatto ha portato al cambio di proprietà. Si aggiunge a ciò la scarsa fiducia nel business plan stilato da Marco Fassone: il Milan aveva previsto la partecipazione all’Europa League 2017/18 e 2018/19, poi alla Champions nel 2019/20 e 2020/21. Piano ritenuto non credibile, ma il Tas ha sottolineato come fossero presenti scenari alternativi che avrebbero permesso al Milan di rispettare l’obbligo del break-even. La situazione è fortunatamente cambiata con l’avvento di Elliott, tanto che il rappresentante della Camera Investigativa della UEFA ha ammesso in udienza che col fondo americano al vertice forse sarebbe stata presa una decisione diversa. Ecco, dunque, che il Tas – ritenendo che l’UEFA non avesse valutato correttamente i fatti rilevanti – ha rimandato il caso alla Camera Aggiudicatoria per irrogare una sanzione disciplinare proporzionata.

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