Ma che hai combinato, Pipita? Ora, senza di te…

Era l’uomo più atteso, visto il “turno di riposo” concesso a Bonucci. Il Pipita, come spesso gli è capitato in carriera, ha tradito ancora. Eppure sembrava che, dopo il periodo trascorso alla Juve, fosse in grado di controllare il suo lato “Mr Hyde”. Doveva essere il giorno della “vendetta”, invece è andato tutto storto.  Vero, la squadra non l’ha sostenuto, così come accaduto contro Napoli e Inter, e il Pipita è rimasto ingabbiato. Troppo forte la voglia di prendersi la rivincita contro chi lo ha scaricato senza troppi ripensamenti, troppo ghiotta l’occasione di calciare quel rigore, tanto da strapparlo a Kessié, ma Szczesny lo conosce bene, ha provato a confonderlo indicandogli l’angolo e ha avuto ragione. Resta comunque inaccettabile un comportamento simile da un giocatore della sua esperienza. Il suo attimo di follia costerà caro, perché salterà ben due gare per squalifica. Una perdita importante, che nello scontro diretto contro la Lazio, avrebbe potuto rivelarsi fondamentale.

DEJA’-VU? – Chissà se i fantasmi del passato lo abbiano assalito dopo il rigore fallito. Un incubo che torna costantemente, da cui non riesce a liberarsi. Le lacrime all’uscita del campo sono un condensato di frustrazione, rabbia e di un film che la sua testa proiettava dall’intervallo: il rigore sbagliato ai tempi del Napoli nello spareggio Champions contro la Lazio, l’espulsione contro l’Udinese quando mise le mani addosso all’arbitro Irrati, i gol sbagliati contro il Cile in finale di Coppa America, l’errore nella finale Mondiale contro la Germania, i flop europei con la Juve. Il Pipita ci è cascato di nuovo.

E ORA? –  La sentenza del giudice sportivo non ha sorpreso il mondo milanista. Lazio in trasferta e Parma in casa: due sfide non banali. L’assenza del Pipita impone a mister Gattuso di rimescolare le carte ed inventarsi per l’ennesima volta un altro schieramento. Ad oggi risulta complicato ipotizzare la formazione anti-Lazio, molto dipenderà dai possibili recuperi. Non ci sono altre punte di ruolo in rosa, perciò probabile un ritorno al tradizionale 4-3-3 con Cutrone in mezzo, Calhanoglu e Suso ai suoi lati e Castillejo arma a partita in corso.

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