PUNTO TATTICO • La difesa a tre delude, poi Gattuso rimedia

Dopo il successo contro la Sampdoria il Milan completa la missione Genova con un’altra vittoria, quella contro la squadra di Juric.

LA DIFESA A 3 – Complice l’assenza di Biglia Gattuso è costretto a ridisegnare il suo Milan proponendo un inedito sistema di gioco: 3-5-2 in fase d’impostazione con Calhanoglu play basso, protetto da Bakayoko e Kessié;4-4-2 in fase difensiva con l’ivoriano che scala a destra, nel ruolo di terzino destro. Tuttavia, nonostante il vantaggio pronti e via di Suso, la scelta non paga, con i rossoneri che vanno in difficoltà, manifestando un difetto considerevole nella gestione della sfera.

4-4-2 ANCORA DECISIVO – Il pareggio rocambolesco del Genoa costringe Gattuso a cambiare di nuovo e, con l’ingresso di Abate per Laxalt, il Milan torna alla difesa a quattro, con Calhanoglu e Suso sulle fasce. Il 4-4-2 inizia a macinare gioco e i rossoneri vanno in forcing, grazie alle numerose conclusioni di Suso e Higuain. Su un lancio proprio di Abate, infine, arrivava il gol fortunoso di Romagnoli. Gattuso ha avuto un ulteriore conferma: il 4-4-2 calza a pennello per il suo Milan.

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