PUNTO TATTICO • Bertolacci fantasma del centrocampo. Mauri chiave di svolta. E finalmente Calhanoglu!

Nella partita forse più facile degli ultimi cinque anni il Milan di Gattuso passa per 5 a 2. Un risultato che però, sulla carta, non giustifica la prestazione dei rossoneri, capaci di passare in svantaggio, classificandosi come l’unica squadra ad aver subito ben due gol da parte della matricola Dudelange. La squadra del Lussemburgo a San Siro, con il suo 4-4-1-1, sfodera prestazione attenta, ma allo stesso tempo propositiva.

BERTOLACCI, EQUIVOCO TATTICO, JOSÉ MAURI TOCCASANA  – Nel 4-4-2 di Gattuso spiccavano gli esordi di Simic e Halilovic. Non è poi andata cosi male, tranne per qualche incertezza sopratutto del secondo che, per gran parte del match, non è sembrato a suo agio. Ma la chiave di svolta della partita è stata sicuramente l’entrata di José Mauri che, sul 2 a 1, ha rilevato un’imbarazzante Bertolacci. L’ex Genoa, schierato insieme a Bakayoko, nei due di centrocampo, ha chiaramente messo in evidenza la propria riluttanza nel saper giocare in un centrocampo a due, andando, quasi sempre, a collocarsi in svariate zone della mediana. La duttilità e l’intraprendenza di  José ha poi risolto i problemi, insieme all’esperienza di Suso, entrato al posto di Halilovic. L’ex Parma ha giocato una buonissima ripresa, andando vicino anche a procurarsi un calcio di rigore. 

FINALMENTE CALHANOGLU – La rimonta rossonera ha avuto un altro assoluto protagonista: Hakan Calhanoglu. Il turco, con l’entrata di Suso, ha iniziato a svariare su tutto il fronte dell’attacco, andando a creare pericoli ogni qualvolta che si accentrava. Da quella posizione infatti nasce il gol del 3 a 2 con proprio Hakan a insaccare con un tiro dalla distanza. Dai suoi piedi poi nasce anche l’autogol per il 5 a 2 finale. In vista di Milan-Parma il ritorno al gol del turco, per Gattuso, è una grande notizia.

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