Difesa top, attacco flop. L’altra faccia del Milan di Gattuso

“Preferisco subire qualche goal e vincere che non prenderne e pareggiare”, così rispondeva mister Gattuso dopo la partita con il Torino a chi gli chiedeva se fosse contento dell’imbattibilità di Donnarumma in quella partita. Porta inviolata anche nella trasferta del Dall’Ara ma, paradossalmente, queste ultime due partite verranno ricordate come due occasioni sprecate più che per i cleen sheet. Se, da una parte, la difesa ha avuto dei notevoli miglioramenti nelle ultime partite, il rovescio della medaglia è che l’attacco che fa il solletico agli avversari.

ATTACCO FLOP – Una notevole influenza sul peggioramento del reparto offensivo l’hanno avuta certamente gli infortuni di Biglia e Bonaventura, il primo era essenziale nel dare equilibrio alla squadra, il secondo dava un supporto importante in fare realizzativa. Per rinforzare questa tesi basta fare affidamento sui numeri, I quali dicono che fino a quando il Milan ha potuto contare sui due centrocampisti ha realizzato 18 gol, mentre da quando sono entrati in infermeria la squadra è stata in grado di realizzarne solo 6. Oltre alle assenze fisiche, pesano molto anche quelle tecniche di Calhanoglu, lontano parente del giocatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione e, sopratutto, di Higuain che sembra ancora subire le conseguenze del rigore sbagliato contro la Juventus. Le difficoltà dipendono sicuramente molto anche dal cambio di modulo, si è passati dal 4-3-3 al 4-4-2con il conseguente allontanamento dalla porta sia di Calhanoglu che di Suso oltre al fatto che manca quell’incursore, ovvero Bonaventura, che sfruttava gli spazi create dalla punta.

DIFESA TOP – Un reparto che, nonostante gli infortuni di Romagnoli e Musacchio, ha contribuito a tenere il Milan in corsa per il quarto posto è la difesa, considerata il punto debole dell’inizio stagione dopo gli 11 goal subiti nelle prime dieci giornate. Nelle ultime sei sono solo 5 le reti subite, merito anche delle grandi prove offerte dalla coppia centrale d’emergenza Abate-Zapata. La ritrovata solidità del reparto difensivo ha penalizzato la manovra dei rossoneri che ad inizio stagione comandavano il gioco creando diverse occasioni ad ogni partita, pur esponendosi alle ripartenze avversarie e quindi subendo qualche goal di troppo. Ultimamente invece il Milan aspetta l’avversario chiudendosi molto all’indietro e cercando prevalentemente il contropiede subendo così meno gli avversari ma creando molti meno pericoli in avanti.

ATENE NEL DESTINO – L’ultima volta che il Milan ha fatto registrare due 0-0 consecutivi in campionato risale alla stagione 2006/2007 terminata con la fantastica vittoria di Atene e con il quarto posto in campionato. Se per quest’anno ad Atene è andata male,la speranza è che la coincidenza dei risultati non resti l’unica cosa in comune con quella stagione.

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