Milan confuso e infelice. È una crisi senza fine

Quarta partita senza vittoria per il Milan, che, nemmeno contro il Frosinone, riesce a ritrovare i tre punti. Il dato più preoccupante è che ancora una volta, la quarta consecutiva, i rossoneri non riescono ad andare in goal. Come se non bastassero tutti i problemi, per la trasferta in terra ciociara, Gattuso ha dovuto rinunciare anche a Suso, l’unico in grado di accendere la luce dal punto di vista tecnico.

Milan che non aveva iniziato male, creando con Cutrone e Castillejo due palle goal abbastanza chiare, salvo poi calare alla distanza e essere addirittura salvato  dal VAR, in occasione del goal annullato a Ciano e, soprattutto, da Donnarumma.

I rossoneri sono apparsi intimoriti e senza la tranquillità necessaria a cercare e trovare determinate giocate che ad inizio campionato sembravano quasi automatiche.

Sono purtroppo da sottolineare per l’ennesima volta le pessime prestazioni offerte da Calhanoglu e Higuain. Il primo ha ricoperto,come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, tutti i ruoli del centrocampo senza mai incidere positivamente sull’andamento della gara, il Pipita invece continua il suo digiuno arrivato ormai a 58 giorni, fallendo anche una clamorosa occasione nel finale.

Sabato a San Siro arriva la Spal, i rossoneri hanno subito l’occasione di tornare alla vittoria che manca dal match casalingo contro il Parma. Tre punti darebbero un po’ di ossigeno e farebbero rimanere il Milan in scia al quarto posto ma potrebbero non bastare per sovvertire il destino di Gattuso che pare ormai segnato.  

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