SM ESCLUSIVO/ Il “Barone”: “Bene Higuain, ma per il quarto posto serve un nuovo Inzaghi”

“Ci voleva per finire l’anno bene”. Giancarlo Capelli, lo storico “Barone” della Curva Sud del Milan, guarda al nuovo anno con l’auspicio che Elliott possa allestire una squadra sempre più competitiva. “Se è vero che venderanno, dovranno aumentare il valore del club”, spiega a SpazioMilan.

Prima della Spal hai temuto per Gattuso?
“La società ci aveva lasciati un po’ in bilico, poi le parole di Leonardo e Maldini sono servite a rasserenare prima della partita. Mi sono chiesto spesso con chi avessimo potuto sostituire Ringhio: i nomi possibili erano tutti di ripiego”.

Credi nel quarto posto?
“Me lo auguro, ma il passo degli ultimi tempi non è stato esaltante. Spero che venga rafforzata la squadra perché siamo piuttosto limitati con i giocatori che abbiamo”.

E nella Supercoppa?
“Sarebbe importante per tutti, ma affronteremo la Juve che è una delle squadre più forti al mondo”.

Capitolo Higuain: ti ricorda Aristoteles come ha detto Gattuso?
E’ chiaro che da Higuain ci si aspettasse qualcosa di più. E’ un campione indiscutibile, ma anche un giocatore molto particolare. La rete con la Spal è stata liberatoria non solo per lui, ma per tutto l’ambiente. Sembrava che avessimo vinto chissà cosa”.

Qual è stata la nota più lieta di questi ultimi dodici mesi?
Voto Cutrone, uno che ha risolto molte partite importanti”.

E quella meno lieta?
“Gli infortuni, tanti. Anzi, troppi. Penso a gente come Bonaventura e Biglia, fondamentali in questo Milan, non facilmente sostituibili. Vedremo il mercato”.

Che colpi ti aspetti?
“Davanti abbiamo bisogno di un’altra punta: mi auguro che si intervenga lì. Dopo Pippo Inzaghi, da queste parti siamo ancora in attesa del vero uomo-gol”.

Dopo i fatti di Inter-Napoli si è parlato molto di curve e razzismo: dove sta la verità?
Io parlo del Milan e devo dare atto a Luca Lucci di aver voluto tenere la politica lontana dalla Curva Sud. Anche perché i politici in generale non offrono certo grandi esempi ai giovani tirando faldoni sui banchi del Parlamento…”.

Però ci sono stati fatti gravi…
Intanto è tempo che chi ha delle responsabilità se le assuma, badando bene ai messaggi che manda. Poi bisogna avere il coraggio di prendere decisioni e non parlare a posteriori. Sono rimasto sorpreso dal sindaco Sala: troppo facile dire che la prossima volta uscirà da San Siro. Mi aspetto fatti e non parole da chi detiene un ruolo”.

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