Bakayoko: “Il mio sogno è restare al Milan. Gattuso ama ogni suo giocatore”

Intervistato dalla redazione del quotidiano del Corriere dello Sport, Bakayoko ha parlato del suo passato e del suo futuro in rossonero. Ecco le sue parole.

Dopo le parole di Gattuso non stavo bene e non ero felice. Mi sentivo messo in discussione in quella che è la mia posizione in campo. Con il tecnico, però, non ne ho nemmeno parlato: ho pensato a lavorare e stop. Mi conosco e so quali sono le mie qualità: ero convinto che allenandomi duramente le soddisfazioni sarebbero arrivate. Non ho mai pensato di aver sbagliato a venire al Milan. Nella mia breve carriera non tutto mi è andato bene. A volte l’inizio di un’avventura in un nuovo club è stato difficile: è successo sia al Monaco sia al Chelsea e per questo non mi sono sorpreso che la storia si ripetesse al Milan. Ho bisogno di tempo per adattarmi, ma poi…“.

SUL RISCATTO –  Ho sentito quello che ha detto Leonardo riguardo il mio riscatto, ma non sono nella posizione per poterne parlare. E’ un argomento che riguarda il Milan e il Chelsea. Restare al Milan è il mio sogno, il pensiero fisso nella mia mente, ma ho un contratto con il Chelsea. Cosa sarei pronto a fare per farmi riscattare al Milan? Non so. Io voglio solo finire la stagione al quarto posto, poi ci penseremo”. 

SUL RAPPORTO CON GATTUSO – “Le qualità di Gattuso? Non so se ha delle qualità. Scherzo, scherzo… Gattuso ama i giocatori e dà tutto per farli allenare bene. La sua dote è quella di dare amore ai giocatori. Se da calciatore era il mio idolo? Non era il mio giocatore ideale. Lo dico con grande rispetto perché ha vinto la Champions che è il mio sogno e per favore non diteglielo… Per me è il boss, una bella persona che mi ha aiutato molto: nei primi 2-3 mesi quando non tutto andava bene, parlavamo ogni giorno, ma ora non c’è bisogno perché ci capiamo con uno sguardo. La nostra relazione è perfetta. Se sono un leder come dice Gattuso? Non so. Cerco di dare tutto me stesso per la squadra e per i tifosi, di fare le cose mettendoci il 100% perché ho un grande cuore. E’ importante quando l’allenatore ritiene che sei un leader”.

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