Gigio para tutto e parla poco. Un veterano travestito da promessa

È uno di quei portieri che promettono bene, una scommessa che assomiglia molto di più ad una certezza. Gigio Donnarumma è questo. È un ragazzo di 19 anni, con oltre 100 presenze con la casacca del Milan, esperto quanto basta per risultare fondamentale e decidere le gare. I numeri parlano per lui, potremmo smettere di farlo noi. Potrebbe smettere anche chi lo considera troppo giovane per indossare i guantoni ogni domenica, convinto che un errore possa cancellare i miracoli ccalcistici che hanno sempre scritto la breve, ma intensa storia di Gigio tra i pali rossoneri. Partiamo dai numeri, quindi. Da inizio novembre, Donnarumma è il portiere con la percentuale di parate più alta nei cinque maggiori campionati di calcio europei. Serve aggiungere altro? Forse che il portiere del Milan ha 19 anni, conquistato una Supercoppa Italiana, ha superato pressioni imponenti legate al calciomercato e ha vissuto una breve rottura con la tifoseria del Milan. Possiamo fermarci, ammettendo che Gigio è un fuoriclasse, per età, prestazioni e certezze. Ora possiamo mettere il punto.

PROMESSA O SCOMMESSA? – Domanda interpretabile. Una scommessa è solitamente tale, quindi un grande giocatore senza troppe dimostrazioni. Scommettendoci, si può anche fallire. Ecco, allora Gigio è più una promessa del calcio. Analizziamo prima di tutto il ruolo del portiere. Ultimo uomo di una formazione, quello che raccoglie il pallone in rete per intenderci. Un suo errore costa tanto, vale un gol subito. Ma non può essere considerato l’unico errore prima del tiro decisivo dell’avversario. Per questo, scegliamo la critica oggettiva sollevando il numero 99 da responsabilità a volte inesistenti. Certo, anche lui ha commesso leggerezze, sbavature ed errori. Comprensibili, all’età di 19 anni, nei panni del portiere, ruolo appunto decisivo. Stiamo parlando di una promessa tra i pali, oro per il calcio moderno.

BANDIERA ROSSONERA – Gigio ha tutto per diventarlo. In primis la possibilità di scrivere una bella fetta di storia a tinte rosso e nere, l’eroe che indossa la maglia del Milan sin dalla tenera età, senza mai intraprendere strade diverse. Alla Paolo Maldini. Giovane, decisivo. Binomio che apre l’anticamera della storia. Con l’esperienza e la giusta dose di furbizia il piatto è servito. Un gran bel piatto, una portata ricca, non ancora sublime, ma molto appetitosa.

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