Milan, alla scoperta di mister Gattuso: ecco la sua tesi a Coverciano

Le pagine odierne de ‘La Gazzetta dello Sport dedicano spazio a mister Gattuso sottolinenado le sue esperienze prima che diventasse allenatore e le sue capacità da manager. Infatti – si legge nel quotidiano – che l’attuale tecnico del Milan ha conseguito il patentino da allenatore con una tesi di 81 pagine: si inizia con una statistica (cioè quanti giocatori diventano coach) e si conclude con la sua esperienza di Coverciano.

RAPPORTI

Per Rino un ottimo allenatore è colui che stimola il gruppo nella settimana di preparazione che precede un match, mentre nei 90′ deve trasmettere positività e fiducia. Con la società invece bisogna mostrarsi responsabili, porre insieme gli obiettivi e portarsi rispetto a vicenda. Quanto alle voci di giornali bisogna snobbarle col silenzio mostrandosi così intelligenti.

GESTIONE

Nella tesi di Gattuso si notano anche dei suoi pensieri per quanto riguarda la gestione di un gruppo. Per l’ex centrocampista rossonero bisogna possedere capacità didattiche e, in caso di pressioni, “bisogna essere sicuri di sè e di ciò che si fa”. Quindi è bocciata l’idea di un mental coach e, per aumentare il proprio senso di responsabiltà, non bisogna mai scaricare le colpe su fattori esterni, come ad esempio giustificare una sconfitta per errori arbitrali.

LEADERSHIP

Per Gattuso bisogna fare una distinzione tra leader positivo e leader negativo: il primo è colui che aiuta il gruppo nel raggiungimento degli obiettivi dando buoni esempi e consigli ai compagni; il secondo è quello che potrebbe diventare tale in seguito ad una cattiva gestione manageriale e che, scontento, può influire sullo status salutare della squadra.

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