Milan e Inter vogliono detronizzare la Juve: Elliott ha ridato credibilità e Rino sta facendo un capolavoro

Solo loro possono interrompere l’egemonia juventina, e Milan e Inter stanno lavorando proprio per questo obiettivo. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, dedica un approfondito focus su come le due compagini milanesi puntano a tornare ai piani altissimi del calcio italiano, “detronizzando” i bianconeri. Del resto, l’ultima volta che Milan e Inter si trovavano tra le prime quattro alla 24ª giornata, correva la stagione ’10/’11. I nerazzurri (allenati di Leonardo e reduci dal Triplete) inseguivano due punti dietro il Milan di Allegri, che a fine anno sarebbe diventato Campione d’Italia. Dall’anno successivo, è iniziato il dominio della Juventus, che al momento dura ancora. La sensazione, però, è che tra non molto che Milano possa invertire il trend. Ciò perchè Milan e Inter hanno progetti tecnici più solidi e duraturi rispetto alle altre “big”: il gran bel Napoli degli ultimi anni sembra sulla soglia di una rifondazione tecnica da parte di una proprietà dettata poco lungimirante; idem per la Roma, che ha bei giovani ma è votata a importanti mercati in uscita.

I casi Higuain e Icardi, in modo diverso, hanno certificato i progressi del management rosso-nero-azzurro. Ai primi mal di pancia, infatti, il Pipita è stato impacchettato e spedito in Premier, prendendo al suo posto il più giovane ed affamato Piatek. Il tutto bruciando la concorrenza, come accaduto qualche mese prima con Paquetà che piaceva a molte grandi d’Europa. Del resto, da un lato Leonardo vanta un’esperienza e una credibilità internazionale assolute, mentre Maldini (colui dinanzi al quale Sergio Ramos, pluridecorato capitano del Real Madrid, s’inchinò e fece il gesto di togliersi il cappello) può spendere il suo carisma a Milanello. E’ il ponte tra società e squadra, quello che dà forza a Gattuso e testimonia la credibilità che Elliott ha ridato al Milan su tutto il panorama calcistico, in primis dinanzi all’UEFA.

Per quanto riguarda il campo, secondo la Rosea “Gattuso sta rifinendo un capolavoro“. Ringhio ha fatto del Milan una squadra “empatica e solidale”, che lo segue in tutto e per tutto. Lo dimostrano principalmente tre giocatori: Bakayoko, trasformato da oggetto misterioso a elemento inamovibile; Calhanoglu, difeso nelle difficoltà e rilanciato; e, appunto, Lucas Paquetà, divenuto imprescindibile in tempi record ed in un ruolo – quello di mezz’ala – non propriamente suo. Gattuso ha trascinato il Milan in zona Champions, nonostante miriadi di infortuni: lo ha fatto partendo dal blindare la difesa, ora dovrà migliorare la qualità dell’azione offensiva. Ma i presupposti per ritornare grandi ci sono tutti…

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