Milan Femminile, Morace: “Soddisfatta per il bel gioco, per lo sviluppo bisogna intervenire sugli stadi”

Nella lunga intervista che la coach del Milan femminile Carolina Morace ha rilasciato ha Tuttosport, sono stati toccati diversi temi: dalla sua squadra al problema degli stadi fino al Mondiale femminile che si disputerà in Francia a partire dal 7 giugno.

Sulla squadra: “Credo che nessuno si aspettasse dei risultati così dal Milan. Molti dicono che è merito dell’aver ereditato il Brescia dello scorso anno, ma non è così semplice perché ci sono giocatrici che l’anno scorso non erano titolari o giocavano in altri ruoli e poi sono arrivate ragazze come Alborghetti e Tucceri che sono cresciute moltissimo. Spiace per i punti persi per strada, però abbiamo sempre avuto la consapevolezza di giocare bene e che siamo scivolate a causa di nostri errori. Il bel calcio per noi è motivo di soddisfazione. Certo la Juventus è una squadra che era stata costruita per la Champions e a gennaio si è rinforzata ancora, questo la dice lunga su cosa vuole fare il club. Non credo però che la sfida contro le bianconere sarà decisiva per lo scudetto perché questo si vince fuori dagli scontri diretti, è il lasciar punti nelle altre gare che diventa decisivo“.

Sul movimento femminile: “In Italia il problema degli stadi esiste anche fuori dal contesto femminile, l’ideale sarebbe che ci fossero strutture ideate e pensate per vedere la partita a misura di famiglia. La tematica non è nuova, ma prima o poi bisognerà iniziare a lavorarci perché non possiamo premetterci di attendere un Mondiale in casa per rifare gli stadi. Il pienone del San Mames non mi sorprende neanche un po’. La Spagna ci somiglia per mentalità e questi numeri devono farci riflettere e impegnarci maggiormente per arrivare a quel livello. Ma torniamo al problema stadi perché in questo periodo si fa fatica ad andare a San Siro, figuriamoci a vedere una gara femminile in impianti che sono molto inferiori. FIGC? Il nuovo presidente aveva altre priorità visto il caos e le difficoltà vissute dalla Federazione negli ultimi tempi. Siamo però a un punto di non ritorno, dove si può solo migliorare perché altrimenti ci si dà la zappa sui piedi. FIGC e Lega D devono proseguire sulla linea del dialogo intenso e proficuo per portare avanti il lavoro di sviluppo del movimento e raddoppiare i numeri sopratutto a livello giovanile“.

Sui Mondiali: “Mondiali? Si qualificano anche le migliori terze agli ottavi e penso che l’Italia possa farcela. Però attenzione, l’Australia non va presa sotto gamba perché è più forte del Brasile, dovremo fare la corsa sulla Giamaica, che non conosciamo e va rispettata come squadra. Poi tutto quello di buono che dovesse arrivare ce lo prenderemo“.

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