Che Milan sarebbe se non ci fosse Gattuso…

8 anni fa Gattuso siglava con una ciabattata in pieno stile ringhio un gol fondamentale, che pose un sigillo certo sulla conquista dell’ultimo scudetto targato Milan, quello della stagione 2010/2011. Oggi Gattuso si è ritrovato allenatore, condottiero e leader di un Milan che sembrava non trovare la luce del tunnel ormai da troppo tempo. Così, dopo svariati allenatori passati sulla panchina rossonera con poca fortuna – seppur con tanto affetto – come i vari Seedorf, Inzaghi, Brocchi ai quali è seguita la parentesi Montella, il Milan ha deciso in un momento delicatissimo di affidare la sua risalita all’uomo che più di ogni altro ha contraddistinto gli anni gloriosi della società, dei quali è stato protagonista assoluto nell’incredibile schiera di trofei conquistati di cui oggi la bacheca milanista può vantarsi.

Eppure, al suo annuncio, in molti erano scettici, visto che è ormai chiaro come difficilmente i successi dentro il campo coincidano con quelli a bordo campo, specialmente per Gattuso, che prima della sua attuale esperienza veniva da anni di gavetta complessi, perlopiù in squadre di poco rilievo e dalla situazione societaria difficile. Ma Gattuso in 50 partite col diavolo è riuscito a mettere a referto ben 25 vittorie, 17 pareggi e 8 sconfitte.  Numeri impressionanti  se rapportati con un ambiente che negli ultimi anni ha avuto pochi alti e molti bassi, culminati con il fallimento della scorsa stagione a livello di immagine e di obiettivi. Eppure gli stessi protagonisti della disfatta hanno avuto il coraggio di affidare a Rino le redini di questo delicato gioco e l’ex n.8 sta continuando a dimostrare a tutti come sia il cuore, il carisma e la voglia che faccia la differenza più di qualsiasi altra cosa. Gattuso è uno che tiene al suo lavoro, alla sua squadra ed ai suoi ragazzi, motivo per cui i giocatori sono i primi ad affermare come il merito di questa stagione sia tutto suo.

Che Milan sarebbe se non ci fosse Gattuso? Un Milan che non potrebbe essere definito tale, e che oggi sta riacquisendo l’orgoglio perso ed il prestigio di un marchio osannato in ogni parte del mondo. Questo è reso possibile dal lavoro minuzioso di Gattuso, che ha reso un gruppo giovane come quello rossonero affiatato e convinto nel perseguire ostinatamente i propri obiettivi per poi raggiungerli. Certo, a livello tattico magari ancora di strada ce n’è da fare, dato che Gattuso sta diventando un grande della panchina proprio adesso, dopo aver affrontato ogni tipo di ostacolo. Ma siamo sicuri che, per come ci ha abituato, sia solo questione di tempo. E tutto passa da questa annata, si spera con una qualificazione in Champions League che manca ormai da troppo…

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