Contro le genovesi si esalta: Suso prepara l’operazione rilancio

Jesus Suso è l’uomo che divide, quello senza mezze misure: o lo ami o lo odi, capace quando tutto va storto con una giocata di cambiare il verso di una partita. Maledetto od osannato. Sopravvalutato o fenomeno. Punto fermo o sacrificabile. C’è stato un momento in cui la clausola rescissoria di 40 milioni sembrava un rischio, ora invece qualcuno lo porterebbe via in spalla per quella cifra. Non è mai stato continuo nemmeno nelle stagioni precedenti, però quest’anno si riteneva fosse la stagione della consacrazione e invece il numero 8 è assente ingiustificato.

ALTI E BASSI- Dopo un inizio promettente a suon di assist, condito da una doppietta contro il Sassuolo e reti decisivi contro Samp e Genoa, lo spagnolo è scomparso. Altre due squilli contro Betis e Genoa al ritorno, ma per il resto è stato un Suso irriconoscibile. Un giocatore incupito, senza spunti, eclissato, che ha perso fiducia. Sarà la questione rinnovo o c’è dell’altro? Meglio pensare al presente, dove all’orizzonte c’è una squadra amica, una delle sue vittime preferite. Infatti, nonostante un campionato sotto le attese, nelle tre partite giocate contro le squadre genoane Suso ha dato il meglio di sè: sarà l’aria da ex?. 5 gol in campionato: un bottino misero, ma più della metà contro le genovesi. Contro la Samp a San Siro, il mancino ha regalato un assist a Cutrone e siglato il gol del 3-2 a suggellare la rimonta sui blucerchiati e tre giorni dopo si è ripetuto contro il Genoa con una gran conclusione da fuori. Da quel momento, in campionato, buio e un digiuno lungo fino al 21 gennaio: ancora contro il Genoa al Ferraris per mettere in cassaforte la vittoria per 2-0. Poi ancora digiuno.

DUE MESI PER LA CONFERMA- Gattuso lo stima e questa è una buona notizia per lui. La fiducia non gliela toglie facilmente. Anche nel derby, dove il tecnico calabrese ha cambiato uomini e moduli con una facilità disarmante, non si è privato dello spagnolo, anche se autore di una prova impalpabile. Merito comunque a Gattuso, perchè Suso, nel finale di gara, qualche palla interessante, da cui poteva scaturire il pareggio, l’ha messa. Suso deve guardarsi le spalle, perché Castillejo ha dimostrato di essere una valida alternativa. Per puntare la Champions c’è bisogno di tutti, soprattutto del vero Suso. E allora sveglia Jesus: in questi 2 mesi ti giochi anche la riconferma nel Milan del futuro.

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