Milan femminile: obiettivo crederci, Fiorentina permettendo

Domenica 24 marzo all’Allianz Stadium di Torino andrà in scena Juventus-Fiorentina, match valido per la 19°giornata di questo campionato femminile di Serie A. Un big match da urlo, chiave scudetto: chi vince ha il tricolore in cassaforte, a meno di clamorosi svarioni.
Il Milan di Carolina Morace osserva da spettatore, consapevole di dover obbligatoriamente tifare Juventus, per quanto meno restare aggrappato al treno della Champions League, raggiungibile solamente con il primo e secondo posto in classifica.

IL CALENDARIO

La Vecchia Signora vanta due risultati utili su tre contro la Viola; i tre punti sarebbero decisivi ma un pareggio non sarebbe affatto male, visto lo scontro diretto a favore (andata 0-2) e un’agenda per nulla complicata. Le ragazze di Rita Guarino saranno ospiti di un Sassuolo in crisi di identità (solo una vittoria casalinga contro la Cenerentola Pink Sport Bari in questo girone di ritorno), successivamente a Torino arriverà l’abbordabile Tavagnacco di mister Rossi e per finire l’Hellas Verona, umiliata all’andata 5-1.
La Fiorentina, invece, ha solo un imperativo: vincere. Infatti, un pareggio o peggio una sconfitta, non solo farebbe precipitare il sogno scudetto, ma complicherebbe la corsa alla Champions League. Le ragazze di Cincotta non hanno un calendario così facile: la prima sfida che verrà, sarà il derby stracittadino contro la Florentia, sconfitta nel girone d’andata ma protagonista di un’ottima prova contro il Milan pochi giorni fa al Brianteo di Monza. Subito dopo farà visita alla fanalino di coda Orobica e per chiudere a Firenze contro una Roma in piena forma e bestia nera proprio delle viola in questa stagione. Sia in campionato sia in Coppa Italia, le ragazze di Cincotta non sono riuscite ad andare oltre il pareggio. Bonfantini e compagne, ormai senza veri obiettivi, non hanno nulla da perdere, se non concludere una stagione, comunque positiva, nel migliore dei modi.
Carolina Morace, dopo la sconfitta casalinga in Coppa Italia contro la super Juventus di Bonansea, ha la mente più libera, ormai certa di dover puntare solamente al secondo posto e che da ora in avanti ogni match sarà come una finale, nella speranza che la Fiorentina regali qualche punto per strada.
Il Milan, sabato, se la vedrà con l’Orobica BG, ultima in graduatoria, decisamente rassegnata alla retrocessione in Serie B. Guai però a sottovalutare l’impegno. Nel girone d’andata, al centro sportivo Vismara, finì 3-1 per le rossonere: risultato alquanto bugiardo, deciso a quindici minuti dal termine da una pennellata di Linda Tucceri su punizione e da una rete in pieno recupero del capitano, nonché attaccante rossonero Daniela Sabatino. Le bergamasche, sino al secondo vantaggio rossonero, avevano disputato una partita lucida, pulita e attenta, condizionando non poco le idee di coach Morace, spaventano il pubblico di fede rossonera.

L’APPROCCIO E IL CAMMINO PER LA CORSA CHAMPIONS

Servirà una prova del nove, sin dalle prime battute, evitando di complicarsi la gara nella seconda frazione di gioco e magari concedersi il turnover, visto che il 30 marzo, a Milano giungerà la Roma della grande amica ed ex compagna di battaglie Betty Bavagnoli, sconfitta allo stadio Tre Fontane, dopo una prova incoraggiante, fatta di sacrificio e tanto cuore (1-2).
Dopo le giallorosse, il Milan tornerà in quel di Bergamo, questa volta contro l’ostica Mozzanica, che in questa stagione 2018/2019 ha fermato per ben due volte la Juventus e per una volta proprio le rossonere al Vismara.
Se Sabatino e compagne riuscissero ad uscire incolumi da questi tre confronti, la sfida contro il Chievo Verona potrebbe essere una passeggiata, aspettando buone notizie da Firenze.

LA LUCIDITÀ DEGLI ATTACCANTI

Da Bergamo all’ultima sfida contro la Valpo occorrerà assolutamente ritrovare la freschezza, la cinicità e fame di goal delle attaccanti rossonere: Daniela Sabatino e Valentina Giacinti, quest’ultima in modo particolare a digiuno da ben 630 minuti tra Serie A e Coppa Italia, lei che resta ancora capocannoniere di questa stagione. L’ex Brescia è calata molto sul piano fisico e mentale nell’ultimo periodo. Ora, però, è arrivato il momento di rialzarsi e tenere duro per l’ultimo sforzo stagionale. Mancano ancora quattro partite e chi meglio di coach Morace può ringalluzzire la bomber rossonera?

LE GEOMETRIE DEL CENTROCAMPO

Anche in questo contesto manca qualcosa: se Lisa Alborghetti resta la più convincente e duttile fino a questo momento, le due giocatrici di classe come Thaisa De Moraes e Manuela Giugliano hanno perso un po’ di lucidità. Carolina Morace da tempo ha notato un calo fisico e psicologico, soprattutto della classe ’97 italiana, sin a pochi mesi fa la migliore d’Italia in quel reparto, brava a giostrare il pallone come pochi; unico difetto: torna poche volte in fase di interdizione.
Per la brasiliana filtra la medesima situazione. In totale ombra contro la Fiorentina e poco precisa nelle giocate. L’unico match disputato con intelligenza e qualità è quello di Tavagnacco, troppo poco per una campionessa esperta ed internazionale come lei.

LA SOLIDITÀ DIFENSIVA

Rispetto alle due rivali Juventus e Fiorentina, il Milan non ha come punto di forza la fase difensiva: sono i numeri a parlare ma anche l’inesperienza di alcune rossonere. Basti pensare che la media di età della retroguardia toscana si aggira sui 31 anni, quella della Juventus 29, mentre quella milanista 26, quest’ultima dunque la più giovane.
A tirare il gruppo è Laura Fusetti, protagonista nel girone di andata di prestazioni fuori dalle righe, la migliore in campo contro la Vecchia Signora, premiata successivamente con la convocazione in Nazionale maggiore.
A seguire sicuramente Tucceri che, dopo l’eurogoal contro l’Orobica al Vismara, si è letteralmente trasformata, sacrificandosi con personalità per il bene della squadra, migliorando anche sul piano tecnico e mentale partita dopo partita.
Un po’ al di sotto delle aspettative, invece, per Heroum e Monica Mendes, sin qui altalenanti per diversi tratti della stagione.
Statisticamente parlando il Milan ha subito solamente 9 reti nel girone d’andata contro altrettante ma con quattro giornate ancora all’attivo da disputare nel ritorno. Per la Champions League servirà innalzare un muro solido e compatto da qui sino al 20 aprile.

UNICA CERTEZZA KORENCIOVA

L’unica ad aver convinto tutto l’ambiente rossonero è proprio lei, Maria Korenciova, classe ’89, portiere della Slovacchia, ex Friburgo e Slovan Bratislava.
È uno dei colpi più importanti del club rossonero, abile nelle uscite basse e alte con estrema rapidità, ottima anche come para-rigori: quest’anno decisiva a Verona contro la Valpo e in Nazionale con ben due parate sue due penalty concessi in una sola sfida. Da ricordare i super interventi di Roma e nel big match di Varese contro la Juventus. L’unico flop: la papera di Firenze contro le viola, match già comunque segnato per l’espulsione alquanto ingiusta di Laura Fusetti, dopo venticinque minuti del primo tempo.
Forse solo lei sembrerebbe essere l’unica certezza per Carolina Morace e ora, fino alla conclusione dell’annata, serve come il pane.

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