Il Milan vola anche senza ali. Suso-Calha cercasi, Robocop non può continuare a fare miracoli

Il Milan vola, anche senza le ali. La squadra di Gennaro Gattuso infatti – con le ultime 4 vittorie consecutive in campionato – ha scalato la classifica, compiendo una rimonta sui cugini interisti che – solo ad immaginarla due mesi fa – ha dell’incredibile. La difesa è un bunker, Donnarumma è tornato quello del pre Fassone-Mirabelli. Il gioco ogni tanto latita, ma i punti arrivano e l’ultima sconfitta – Supercoppa Italiana a parte – risale addirittura a dicembre 2018.

Tutto perfetto, no? Ecco, no. Un problema c’è ed è evidente: Suso e Calhanoglu non girano da tempo e il Pistolero Piatek – sebbene si sia vestito da Robocop per un mesetto – da solo lì davanti non può continuare a fare miracoli. Evidente – appunto – e imprevedibile, considerando che i due esterni d’attacco per tutta la scorsa stagione si sono indubbiamente rivelati le due armi in più del Milan targato Gattuso. Il turco – probabilmente condizionato da preoccupazioni di natura extra calcistica – sta faticando da settembre e non è bastata l’ottima prestazione di Bergamo – avvalorata dal gol del vantaggio rossonero nella ripresa – per restituirgli convinzione e brillantezza. Il numero 8 invece sembra essere tormentato da una lieve ma fastidiosa pubalgia, che però non può giustificare gli evidenti ed elementari errori tecnici che ne stanno caratterizzando le prestazioni.

Come si fa? Non pochi si sono chiesti perché Gattuso non abbia insistito – almeno in questo momento – con Castillejo, apparso contro l’Empoli in stato di grazia. Lo spagnolo ex Villarreal può infatti costituire un’alternativa interessante per dare un po’ di riposo – magari anche mentale – ai due esterni. Ma il mister rossonero – ormai lo abbiamo capito – preferisce optare per il recupero sul campo, insistendo sul giocatore malato fino alla sua rinascita. La panchina rossonera – peraltro – non offre chissà quante risorse e questo problema – così come lo abbiamo chiamato – in ottica quarto posto va risolto, e al più presto. Sicuramente nella prossima sessione di mercato qualche intervento sulle fasce sarà (o forse è già stato) fatto e – se dovessero continuare secondo questo copione – non è escluso che uno tra Suso e Calha – se non addirittura entrambi – possa lasciare Milano. Ma non guardiamo troppo in là e rimaniamo concentrati sull’obiettivo: la Champions League. Obiettivo che -però – non si può raggiungere solo grazie ai colpi del Pistolero.

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