Non sarà un incidente a cambiarne il valore. Gigio, ora si risale

È successo. Il Milan ha perso a Genova, contro una Sampdoria che ha impensierito non poco la squadra di mister Gattuso. Il risultato dice 1-0, firma di Defrel. Non è proprio così. La firma, in realtà, è quella di Gigio Donnarumma, autore di un errore in disimpegno. Il suo Milan non ha saputo reagire, vero. Per questo, la sconfitta maturata contro la Sampdoria pesa come un macigno sulle spalle del giovane portiere. Visibilmente dispiaciuto nel finale di gara, il numero 99 ha comunque mantenuto a galla la squadra di Gattuso, chiudendo la porta dopo l’errore decisivo a soli quaranta secondi dal fischio iniziale. Non sono mancati i fischi da parte della tifoseria di casa che ha provato a destabilizzare Donnarumma. Nonostante ciò, Gigio è rimasto la fonte delle ripartenze rossonere, ha gestito le palle basse con i piedi, optando per il palleggio con la difesa. Nonostante tutto, una prova di coraggio. Un plauso inevitabile.

REAZIONE – Stiamo parlando di un veterano. Parola di Gattuso, che nel post partita ha ricordato le oltre 100 presenze con la casacca rossonera che fanno di Gigio un giovane esperto. Suona strano, vero. Così come suona altrettanto strana la sconfitta che porta il suo nome. Il portiere del Milan ha sin qui disputato una stagione ad alti livelli, riconquistando con le sue armi la fiducia della tifoseria, confermandosi con decisione ed umiltà tra le colonne portanti dello spogliatoio. “Domani è un altro giorno”, ha ricordato Rino, ancora una volta scudo di ferro verso i suoi calciatori.

UNIONE – Accantonato l’episodio che ha visto protagonisti Kessie e Biglia in una discussione in panchina, a Milanello e tra i rossoneri sembra essere tornato il sereno che ha reso la squadra di Rino una compagine compatta sopratutto nelle difficoltà. Nel post partita a Genova non sono mancati abbracci e pacche sulle spalle da parte dei compagni, consapevoli dell’importanza ma anche della fragilità del numero 99. A 20 anni è facile incontrare un ostacolo troppo alto, insuperabile. Gigio dovrà prontamente accantonare l’episodio, consapevole dell’importanza e dell’incisività per il proseguo della corsa alla prossima Champions League.

RUOLO DECISIVO – L’errore di un portiere pesa. Sempre. Il portiere rossonero ha regalato innumerevoli prestazioni da veterano, sempre sicuro, consapevole dei propri limiti ma perfetto nel mostrare le abilità. Un leader silenzioso che ha bruciato le tappe, caricandosi di responsabilità che a soli 20 anni formeranno un uomo e un portiere con le carte in regola per entrare di diritto nella storia del calcio. L’errore di sabato sera non cancellerà certamente le parate decisive contro Roma, Frosinone e Spal, quando il numero 99 compariva tra i migliori in campo. Spesso addirittura il migliore in campo, decisivo nel proteggere risultati maturati senza convinzione e dominio assoluto del campo. Si riparte anche dal fondo, sopratutto quando valore, umiltà e personalità accompagneranno la risalita. Sempre più in alto.

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