Pum Pum! La pistola inceppata è tornata a sparare

Non c’era il bisogno, ma Piatek ha voluto rispondere a modo suo: il Pistolero è andato a segno con la sua Nazionale. Quattro giorni ad ingoiare bocconi amari, dopo un derby deludente ed un gol per zittire le critiche (poche) e gli sfottò (tanti) dei cugini, che avevano dileggiato l’attaccante rossonero, incastrato nella morsa nerazzurra. A dire il vero gli unici palloni che il polacco ha toccato nel derby sono stati spalle alla porta, a 25 metri da Handanovic: ma questo è un altro discorso. Lo sfottò fa parte del gioco:Piatek e i milanisti hanno incassato, pronti a rialzare la testa fin da sabato prossimo.

ASSENTE GIUSTIFICATO AL DERBY – Se ti chiami Piatek e non segni, fai notizia. Fatto più unico che raro: anche perché, da inizio campionato, le partite a digiuno sono state poche. Però qui c’è l’aggravante di un derby perso e di una sconfitta che mancava dal lontano dicembre. Critiche che vanno accettate, anche se non pienamente legittime, ma costruttive. Se l’alibi di trovarsi davanti una delle coppie centrali più forti d’Europa può vacillare, quello di non aver avuto una limpida occasione da gol può scagionarlo. Di Piatek si ricorda solamente una giocata di tacco, uscita di un soffio. Il polacco non è stato supportato dai compagni: Suso e Calha sono spesso troppo lontani, oltre che in debito di fantasia. Ci auguriamo che Rino nel suo laboratorio stia elaborando qualche nuova soluzione. 

CURA POLACCA – In Polonia ci sono delle gerarchie da rispettare (Milik e Lewandoski partono davanti), ma Kris è pronto a sovvertirle. Sono bastati 7 minuti al “Pistolero” per zittire chi era già pronto ad esclamare “segna solo contro le piccole in campionato”. Dopo il suo ingresso, il portiere austriaco ha sbagliato una presa in area e come un avvoltoio Piatek si è avventato sulla palla, appoggiandola in rete. Un gol alla Inzaghi, piuttosto che alla Sheva, colui che proprio ieri lo ha incoronato come suo degno erede in rossonero. La Polonia, dopo le figuracce del Mondiale e della Nations League, riparte dal nuovo bomber: chissà che abbia trovato il suo trascinatore per l’Europeo 2020.

CAPONNONIERE SI, SCARPA D’ORO LONTANA –  Una stagione finora da incorniciare per il numero 19, che lo vede in lotta su più fronti. Con la maglia del Milan avrà, infatti, l’onore di lottare per alzare la Coppa Italia, ma sono due i titoli individuali, per i quali è in corsa: il trono dei bomber del campionato e la Scarpa d’oro. In Serie A, sarà una lotta serrata con Ronaldo e Quaglliarella (a +2 su entrambi): proprio alla ripresa l’eterno Fabio e il rampante Kris si troveranno uno di fronte all’altro. Entrambi potrebbero sfruttare il riposo che Ronaldo si concederà in queste ultime giornate, causa Champions, per giocarsela fino all’ultimo. La scarpa d’oro rimarrà un sogno quasi impossibile per quest’anno: Leo Messi guida la classifica con 20 punti in più del rossonero (10 gol in più). Mbappè si trova al secondo posto con 26 gol e Quagliarella al terzo posto. Proprio ora che il calendario non sorride ora ai rossoneri, il Milan ha disperato bisogno dei suoi gol.

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