Riccio a Milan TV: “Fisicamente stiamo bene. Paquetá doveva riposare a Verona, ma…”

Luigi Riccio, vice allenatore del Milan, ha parlato alla trasmissione ‘L’Inferno del Lunedì’ del canale tematico rossonero Milan TV.

Sul “pistolero”: “Piatek si è inserito fin da subito, questo ha velocizzato il suo adattamento e rendimento in campo. Rende tutto più facile là davanti, ma ha margini di miglioramento elevati. In area è sempre vivo, è sempre velenoso. Può crescere nella gestione della palla, forse anche noi però potremmo servirli con passaggi più puliti a livello tecnico”.

Sui giocatori che rinunciano al giorno del riposo: “Per intensità e metodi, è cruciale staccare sempre dopo giorni di carico pesanti o partite,
ecco perché preferiamo lasciare un giorno in più libero rispetto ad una seduta classica di lavoro. Riprenderemo poi con lavori mirati per l’Inter, cercando di arrivare nelle migliori condizioni possibili. Molti però vengono comunque a Milanello, si curano o fanno terapie. Lo staff è sempre presente, tutto a disposizione per qualsiasi cosa: se qualcuno vuole migliorare a livello tecnico, o sistemare qualche situazione fisica”.

Turn-over per Paquetá? “Ha fatto un’infinità di partite, ha giocato oltre 50 gare consecutive senza riposare mai, cambiando anche squadre e paese. Ci ha dato un contributo importante, non so quando ma dovrà esserci sicuramente la possibilità per farlo riposare in almeno una o due partite. Volevamo farlo a Verona, ma poi c’era la situazione di Çalhanoglu da gestire e non l’abbiamo più fatto. Abbiamo deciso di impiegarlo un’oretta per poi toglierlo ad inizio secondo tempo”.

Lo stato fisico: “I dati ci dicono che dal punto di fisico la squadra, in tutti i suoi elementi, sta bene. Stiamo giocando molte partite consecutive, probabilmente qualcosa a livello mentale può calare ma non nel fisico. Bakayoko ha giocato tantissime gare consecutive, è arrivato quasi lui stesso a chiederci di riposare tenendolo fuori per un match. Così facendo arriveremo a fine campionato con più titolari possibili, anche 18 o 19 elementi coinvolti in pieno con frequenza”.

Giocare con esterni senza il piede invertito? “Noi staff tecnico crediamo che si possa fare, magari utilizzando Castillejo a sinistra. È un tipo di manovra differente, ma è una questione di qualità personali, in alcuni casi c’è il rischio di perdere in ampiezza. Saper fare più di una cosa, però, è un bagaglio che può sempre servire all’interno di una carriera, esperienze che tornano sempre utili”.

Cutrone con Piatek? “Possono giocare insieme. I giocatori forti possono sempre coestistere, ma è solo una questione di numero. Purtroppo Patrick sta giocando meno e meriterebbe di scendere in campo di più. Qualora ci fosse l’occasione, perché no? Siamo favorevoli alle due punte, magari servono interpreti diversi, ma a gara in corso forse succederà. Poi hanno voglia, corsa, spirito di sacrificio, tutte cose che servono”.

Testa all’Inter? “Preferiamo pensare a noi stessi. Loro sono forti e competitivi, anche con le defezioni. Noi la prepariamo al meglio, cercando di arrivare nella condizione migliore”.

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