Ringhio gira da Champions: meglio del 2012/2013

Cambiano gli equilibri, gli interpreti, gli allenatori e gli avversari. Ma sicuramente i numeri non mentono. Questo Milan gira meglio dell’ultimo che riuscì a qualificarsi in Champions League. Rino Gattuso sta facendo andare la squadra con una media punti e una stabilità migliori di quanto fece Massimiliano Allegri nella stagione 2012/2013, quando finì al terzo posto vincendo all’ultimo respiro a Siena e portando a casa la qualificazione alla massima competizione europea alle spese della Fiorentina.

Se confrontiamo la stagione in corso con l’annata di sei anni fa, il Milan oggi ha tre punti in più (51 contro 48 dopo ventisette giornate giocate). Non solo. Le reti incassate sono nove in meno (23 contro 32). Unico neo in questo inedito paragone è l’attacco: sette gol segnati in più nel 2012/2013, che andò in archivio come quella (unica peraltro) dell’esplosione di Stephan El Shaarawy.

Certo, i raffronti sono sempre azzardati perché ogni stagione ha una propria storia. Quel Milan era frutto dell’addio dei “senatori” (Nesta, Seedorf, Zambrotta, Gattuso stesso, Inzaghi) e delle partenze dolorose di Ibrahimovic e Thiago Silva, ma era comunque un club voglioso di continuare nel solco della propria storia in Champions per tenere vivi in cassa anche tanti quattrini. Oggi Ringhio si ritrova in mano una squadra plasmata sul modello del suo carattere, dopo aver pescato un jolly infallibile come Piatek. Sei anni fa c’era solo la Fiorentina a fare concorrenza per il terzo posto, ultimo al tempo valido per la Champions. Oggi ormai ci sono quattro squadre a lottare per due posti (Milan, Inter, Roma e Lazio). Da lunedì prossimo potrebbe esserci qualche certezza in più per tutti.

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