SM/ Scaroni: “San Siro: evitiamo dispute ideologiche, ricavi fermi al 2003. Vorrei da matti lo scudetto. Su Kessie e Biglia…”

Nell’ambito dell’evento “Il Foglio a San Siro” il presidente del Milan Paolo Scaroni ha fatto il punto sulle ultime vicende di casa Milan, a partire dall’annosa questione legata al possibile nuovo stadio.

Ricavi: “I nostri ricavi sono fermi al palo, abbiamo lo stesso fatturato del 2003. Nel frattempo il Real Madrid avvicina il miliardo di euro. Per arrivare lì dobbiamo avvicinare il loro percorso con uno stadio efficiente, moderno. Visitato anche quando non c’è la partita. Al Bernabeu i ristoranti funzionano tutta la settimana”.

Champions League: “Potremo anche tornare in Champions, magari rivincerla, ma se non facciamo questo percorso a un certo livello non arriveremo mai”.

Questione stadio: “Sono sei mesi che lavoriamo, abbiamo preso consulenti e visitato tutti gli stadi del mondo. E’ possibile ristrutturare lo stadio e farne uno efficiente come quelli moderni? No, ma qualcosa si potrebbe fare. Quel che ci frena è che fare dei mega-lavori in uno stadio in cui si gioca due volte la settimana fa girare la testa. Tutti ci dicono che l’unico modo è giocare per tre anni in trasferta. Abbiamo voglia di giocare a Parma o Varese per tre anni? Non credo proprio”.

San Siro si, San Siro no: “La disputa ideologica su San Siro non ci porta da nessuna parte, bisogna capire ragionevolmente cosa si può fare su questo terreno. Non escludendo nemmeno il fatto di andarcene da San Siro. Non possiamo immaginare tra dieci anni di essere in questo stadio. Se la disputa ideologica dovesse portare a dire “non si fa niente”, noi prendiamo e ce ne andiamo. Lo stadio non è nemmeno nostro”.

L’importanza del tema stadio: “L’unica squadra in Italia che ha lo stadio a livello di quello del Bayern, ad esempio, è la Juventus. Lo stadio è l’ingrediente fondamentale del prodotto calcio, poi c’è tutto il resto”.

Obiettivi Milan: “Abbiamo due montagne da scalare: i risultati sportivi e quelli economici. Le due montagne vanno assieme, perché se non vinco non trovo gli sponsor e senza sponsor non pago i giocatori per vincere”.

Scudetto: “Vincere lo scudetto mi piacerebbe da matti, ma andare in Champions dà più ricavi che vincere lo scudetto”.

Il Milan nel mondo: “Il Milan è ancora la squadra italiana più tifata al mondo, ma i nostri fan stanno invecchiando e quei signori che ci seguivano con tanto affetto un po’ ci lasciano e i giovani non ci vedono più così. Per nutrire quei 400 milioni di tifosi del Milan nel mondo bisogna avere dei buoni risultati in Champions League”.

Il Milan di oggi: “Una società solida trasmette alla squadra serenità e armonia. Oggi abbiamo un’azionista molto forte e un ad con competenze formidabili e tanta conoscenza nel mondo del calcio di oggi. Abbiamo Leonardo e Maldini, due grandi milanisti di concretezza notoria. Abbiamo una macchina molto efficiente da cui mi aspetto risultati a medio e lungo termine”.

I tifosi: Misuro quanto i tifosi credono nel Milan dagli spettatori, non ne avevamo 50mila allo stadio da tanto tempo”.

Kessie e Biglia?: ” La società ha preso in mano il tema, ho l’impressione sia tutto risolto. Non seguo questi episodi, ma la società ha avuto un occhio attento a quanto accaduto”.

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