Sei fattori che decideranno il derby

È iniziata quella settimana lì. Non che non si fosse capito eh, ma non si sa mai. Di un derby bello, perché tutti i derby sono belli. E finalmente importante, perché sul fuoco c’è parecchia carne. Saranno zero, uno o tre punti, ma lo sanno tutti che non saranno solo zero, uno o tre punti. Insomma è palese che sia in ballo una fettona di stagione. Ebbene, sei fattori condizioneranno (o hanno già parzialmente condizionato) la scelta del destinatario dell’ambita fettona. 

Il più importante è l’ultimo. Infatti partiamo dagli altri cinque (in ordine deliberatamente sparso). 

1 TORO

Diciamocelo. Questo Toro è bello forte. Per una volta chi predicava “eh ma non gioca mai” aveva ragione. Si sbatte, fa pappa e ciccia col popolo e spruzza pure qualità (in un’Inter che di qualità non abbonda). Neo: non segna tantissimo. “E infatti nel derby…”

2 PISTOLERO

Discorso molto semplice. Piatek è come una pistola. (E non Un). Coi proiettili spara. Senza proiettili non spara. Ergo: non serve a niente. Insomma dategli un pallone, altrimenti è inutile.

3 WANDA

Diciamo Wanda perché dire Icardi è la stessa roba. Se sarà un derby così caldo è soprattutto merito di quei due. Perché senza richieste, provocazioni, messaggi criptati, lettere, pianti e sceneggiate varie, non sarebbe esistito nessun crash-Inter. E invece si sono persi punti e posizioni. E del giocatore più forte se ne parla, ma sul campo nessuna traccia.

4 GIGI

Non ce ne voglia Gigi (Riccio), ma con Rino in panchina è inevitabilmente tutta un’altra storia. Avrà pure orchestrato come peggio non poteva gli ultimi due, ma questo derby se lo merita tutto.

5 PORTIERI

Perché il polacco della Juve è forte. Ma Gigio e Samir sono i migliori in Italia. Un derby lo decidono gli episodi e negli episodi c’è sempre (e necessariamente) di mezzo un portiere. Non sarebbe esistito “Icardi al ’93” senza la frittata di Donnarumma, tipo. 

6 FATTORE C

Non conta la logica del “vinci tu perché sei favorito” o del “no appunto vinci tu perché sei sfavorito”. E nemmeno quella del “vinci tu perché io non vinco mai” o del “vinci tu perché non vinci mai”. Non vale nessuna logica. Puoi dominarlo e perderlo, come non giocarlo e vincerlo. Insomma come giochi conta, ma fino a un certo punto. Perchè nella sostanza, poi, vale solo un fattore. Sì, Quel fattore.

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