LE PAGELLE/ Calha con la Lazio si scatena, Kessie decide. Reina si conferma riserva di lusso

Un Milan poco brillante e privo di idee sconfigge la Lazio – diretta rivale per il quarto posto – portando a casa una vittoria fondamentale, ma poco convincente. Male la difesa – ad eccezione di Romagnoli – e Piatek ancora troppo isolato. Spiccano solamente Reina e Calhanoglu. Di seguito i giudizi sui rossoneri di SpazioMilan:

REINA 7 – Pronti via salva su Immobile con un riflesso felino. Prosegue la prestazione con sicurezza e precisione, sbagliando praticamente nulla. Riserva di lusso.

CALABRIA 5.5 – Impreciso per tutti i primi 45 minuti di gioco, si slava grazie ad una chiusura provvidenziale al 36′. Accenna qualche sgroppata nella ripresa, ma l’entrata di Lulic – giudicata inspiegabilmente regolare da Rocchi – lo mette ko (dal 67′, LAXALT 6).

MUSACCHIO 5.5 – Soffre tantissimo le imbucate biancocelesti e in svariate occasioni fa vedere i fantasmi dello Stadium. Non interviene in chiusura al 2′ su Immobile, si addormenta di nuovo ad inizio ripresa sempre sull’incursione dell’attaccante laziale. Si conquista infine il rigore decisivo.

ROMAGNOLI 6.5 РIn mezzo alle lacune di Calabria e Musacchio, nella prima frazione di gioco ̬ lui Рinsieme a Reina Рa tenere in piedi la baracca.
È costretto ad uscire per un guaio fisico al 68′ (dal 68′, ZAPATA 6.5).

RODRIGUEZ 5.5 – Rischia di fare una frittatona in pieno recupero, che non l’avrebbe fatto uscire sereno da San Siro.

KESSIE 6.5 – Dopo una partita a luci e ombre, si incarica di calciare dal dischetto un pallone bollentissimo e realizza il gol che consegna al Milan una vittoria fondamentale, che mancava ormai da più di un mese.

BAKAYOKO 6 – Nonostante qualche imprecisione in fase di impostazione, nel primo tempo è l’unico a fare diga in mezzo al campo. Nel secondo tempo si ripete sontuosamente nonostante l’acciacco.

CALHANOGLU 7 – È l’unico a provarci, calciando da tutte le parti. Avevamo detto che con la Lazio di solito si sveglia e il turco puntualmente non si smentisce. Finalmente una prova di sostanza ma anche di qualità.

SUSO 6 – Stop and go: lo spagnolo si accende e si spegne con sistematicità, ma quando ci prova è sempre pericoloso, come ad inizio recupero. Segnali di risveglio, ma la strada è ancora lunga.

PIATEK 6 – Isolato come sempre per 45′, si vede solo con un colpo di testa che però termina a lato. Fa a sportellate fino all’uscita dal campo, ma questa volta lascia i colpi in spogliatoio (dall’85’, CUTRONE 6).

BORINI 6 – Quanto cuore questo Boro! Dal punto di vista tecnico – l’abbia già detto a più riprese – gli si può chiedere nulla di più, ma la quantità e la puntualità in fase difensiva vanno assolutamente premiate.

GATTUSO 6 – Vittoria importante come l’ossigeno, che però non può nascondere in toto le lacune di un Milan poco brillante davanti e visibilmente fragile dietro. Per mantenere saldo il quarto posto serve qualcosa di più, dal punto di vista del carattere ma soprattutto del gioco.

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