Maldini: “C’è un dialogo settimanale con l’Uefa. Gattuso? È l’allenatore giusto. Vogliamo riscattare Bakayoko”

Il direttore sviluppo strategico area sport del Milan, Paolo Maldini, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di SportMediaset. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla situazione con l’Uefa: “La comunicazione non è una sorpresa, c’è un dialogo settimanale con l’Uefa. Sono comunque in discussione gli anni precedenti ad Elliott“.

Sulla situazione della panchina rossonera: “Siamo contenti di Rino e non è mai stato in discussione. Non c’è mai stata l’idea di cambiarlo, siamo convinti che sia l’allenatore giusto“.

Sulle eventuali sanzioni da parte dell’UEFA: “Anche l’anno scorso dovevamo essere esclusi dalle coppe europee e poi è intervenuto il TAS. Siamo pronti a tutto, abbiamo tante armi a nostra disposizione. Come club vogliamo che non sia un confronto duro e senza dialogo, il FPF ha azzerato i debiti nel calcio europeo. L’Uefa ha ben capito che il Milan è una società sana, con persone competenti e che vuole tornare in alto a tutti i costi”.

Su Milan-Lazio: “La Lazio è una squadra che sta bene, ha qualità e si gioca come noi la possibilità di entrare in Champions League. Quest’anno abbiamo avuto alti e bassi. Se facessimo due buoni risultati con Lazio e Torino saremmo in vantaggio con loro anche in caso di arrivo a pari punti, ci giochiamo tanto. L’idea è di riprendere il cammino dopo aver fatto un punto in quattro partite ma siamo ancora lì, al quarto posto. La partita contro la Juve ci ha dato tante certezze: ci siamo fisicamente e mentalmente”.

Ancora su Gattuso: “Da parte del club c’è un rapporto molto diretto con lui, come con tutti i calciatori. Rino sa tutto, sa cosa pensiamo di lui e del suo lavoro al Milan. Non abbiamo mai pensato di cambiarlo. Io e Leonardo ci diciamo spesso: che bello sarebbe tornare a vincere con Rino in panchina”.

Su Bakayoko: “Ha dimostrato grande carattere, non aveva iniziato benissimo. Siamo super contenti di lui, proveremo a riscattarlo: dipenderà dal FPF e dalla posizione finale. La Champions conterà nel mercato ma anche per l’entusiasmo del gruppo, sarebbe brutto non andare nell’Europa dei grandi per la settima volta consecutiva. Tornare protagonisti in Champions necessita di tanto lavoro e vogliamo farlo nel più breve tempo possibile”.

Sulla chiamata di Leonardo: La chiamata di Leo è stata una fortuna, lui ha avuto esperienze importanti da dirigente. Avere vicino un dirigente di questo tipo per me è fondamentale. Io e Leo ci dividiamo tra ufficio e campo, i risultati determinano il successo del nostro lavoro”.

Sul rapporto con Gattuso:  “Tra me e lui è rimasta una certa schiettezza nel dirsi le cose, parliamo in modo diretto. Molto meglio che parlarsi alle spalle”.
 

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