Mazzoleni nel mirino: Milan-Lazio da sospendere. Leonardo: “Assurdo”

Le regole parlano chiaro: come ricordato dallo speaker di San Siro, i cori di stampo razzista non sono ammessi in occasione di incontri di calcio. Il rischio, quindi, risulta la sospensione della gara. Prima della partita, si apprende da La Gazzetta dello Sport, si era stabilito di avvisare il direttore di gara al primo episodio.

SEMPRE MAZZOLENI – Stesso stadio, stesso arbitro e stesso problema. Mazzoleni, quattro mesi fa, diresse Inter-Napoli dei buu razzisti a Koulibaly. Mercoledì i cori sono stati rivolti a Bakayoko: stessa sorte e nessun provvedimento. Il Milan ha scelto di rompere il silenzio con un comunicato ufficiale contro il razzismo e Leonardo che ha definito assurda la situazione e l’atmosfera durante la sfida tra Milan e Lazio. Il Consiglio federale ha modificato gli articoli e ora è l’arbitro ad avere il potere di sospendere la sfida anche in assenza di segnalazioni da parte dei giocatori. Così, però, non è stato.

RIUNIONE – Nel prepartita, la squadra arbitrale, allarmata dalle prime manifestazioni razziste provenute dal terzo anello durante il riscaldamento, c’è stata una riunione tra i responsabili dell’ordine pubblico, ispettori federali, ufficiali di gara, dirigenti e capitani. L’intento era quello di darsi una linea di condotta: i giocatori, alla prima avvisaglia, avrebbero avvertito Mazzoleni e questi avrebbe attivato il meccanismo di interruzione della gara. A quanto risulta dal referto arbitrale, però, non risulta alcuna segnalazione da parte dei giocatori presenti in campo. Mazzoleni, dal canto suo, nuovamente sul banco degli imputati, ha dichiarato di non aver percepito dal campo alcun coro razzista. Sta di fatto che le norme sull’interruzione di una gara in caso di manifestazioni razziste continuano a contenere dei margini di discrezionalità troppo ampi.

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