Per un Milan da Champions serve il vero Calha: la Lazio per tornare grande

Il futuro di Hakan Calhanoglu al Milan dipende tanto da questo finale di stagione. E lo stesso finale di stagione del Milan dipenderà anche Hakan Calhanoglu. Insomma l’incidenza delle prossime prestazioni del turco determinerà, ancorché in termini diversi, il futuro del giocatore e della squadra. Già, anche della squadra. Perché se c’è un punto fermo nell’undici di Gattuso, quello è proprio il suo dieci: primo per presenze in stagione e secondo solo a Romagnoli per minutaggio.

Gattuso si fida di Calhanoglu, concetto che ha espresso più volte. Il pubblico un pò meno: i puntuali fischi di San Siro alla prima giocata sbagliata di ogni partita, da inizio campionato ad oggi, ne sono la riprova. Ma nel calcio non decidono i tifosi e allora, pur qualche metro più dietro, il turco è (quasi) sempre in campo. Va detto, da mezz’ala sta rendendo molto meglio di quanto non abbia fatto per mezza stagione da esterno offensivo. Eppure di prestazioni indiscutibilmente convincenti non se ne ricordano troppe. Neppure il gran gol del match clou di Bergamo è bastato a sbloccarlo tecnicamente e psicologicamente.

Le partite importanti, però, sono quelle in cui è più un palla: Atalanta, Inter, Juve. La Lazio è senza dubbio un avversario del genere. Di più, questa partita, forse, vale più di tutte le altre. E allora chissà che non possa tornare il vero Calha.

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