Stavolta il rigore ce lo hanno dato, e Kessie non ha sbagliato: la sfida Champions è del Milan!

Uno scontro diretto al cardiopalma, reso ancora più thrilling dalla vittoria della Roma contro l’Udinese, che ha messo momentaneamente i giallorossi al quarto posto solitario. E’ con queste premesse che Milan e Lazio scendono in campo a San Siro nel primo dei due match che li vedrà di fronte nel giro di due settimane (il prossimo 24 aprile la semifinale di ritorno di Coppa Italia). Gattuso conferma in toto la formazione che ben aveva figurato in casa della Juventus (conferme per Musacchio e Borini), mentre Inzaghi si affida al 3-5-1-1 titolare con Correa a sostegno di Immobile: unica assenza quella di Radu, sostituito da Bastos.

PRIMO TEMPO – Passano meno di tre minuti e la Lazio ha subito una grande occasione per portarsi in vantaggio: slalom di Correa che salta tre avversari e scarica per Immobile. L’attaccante di Torre Annunziata mira il palo basso, ma è superbo l’intervento di Reina a mano aperta a deviare in angolo. Al 20° è Luis Alberto a provarci, ma il suo tiro a giro viene bloccato dal connazionale Reina. Passa un minuto e Immobile serve in mezzo Correa che anticipa Calabria ma calcia altissimo da ottima posizione. Il Milan sporca i guanti di Strakosha solo al minuto 28, quando il sinistro di Kessie viene facilmente disinnescato dall’estremo difensore albanese. Alla mezz’ora, ottima trama Borini-Piatek-Suso: l’esterno crossa basso per il Pistolero, che scarica per l’accorrente Suso, il suo sinistro è però alto. Un minuto dopo Piatek stacca in cielo sul cross di Calabria, ma il suo colpo di testa in controtempo sfiora il palo alla sinistra di Strakosha. Al 41° è Calhanoglu a provare la conclusione dai 25 metri, che Strakosha con la punta delle dita manda sopra la traversa. Dopo un quarto d’ora di sofferenza, la Lazio si rende pericolosissima col solito Immobile: il centravanti azzurro scatta sul filo del fuorigioco, poi gira di sinistro sull’uscita di Reina centrando la base del palo. E’ l’ultima occasione di un primo tempo vibrante ed equilibrato, che si chiude a reti inviolate.

SECONDO TEMPO – Dopo un minuto dall’inizio della ripresa, Inzaghi è costretto a rinunciare per infortunio a Correa, uno dei migliori in campo dei suoi: al suo posto dentro Caicedo, per un attacco “pesante”. Dopo un tentativo di Lucas Leiva terminato sull’esterno della rete, risponde Calhanoglu sull’ennesima sponda di Piatek, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Al 65° Caicedo lancia Romulo in profondità: la conclusione del brasiliano trova ancora attento Reina. Un minuto dopo, Gattuso è costretto ad operare un doppio cambio: escono Calabria e Romagnoli, infortunati, al loro posto entrano Laxalt e Zapata. Milan che passa al 3-4-2-1, con Rodriguez centrale di sinistra, Borini e Laxalt esterni di centrocampo e Suso-Calhanoglu a sostegno di Piatek. Proprio il colombiano si mette in proprio, facendosi tutto il campo palla al piede dopo un intercetto: il colombiano poi serve Piatek, che da posizione defilata calcia addosso a Strakosha in uscita. Al 76° Calhanoglu supera con un sombrero Bastos e poi calcia sul braccio di Acerbi: Rocchi inizialmente concede il rigore, ma, poi, richiamato al VAR, torna giustamente sui suoi passi in quanto il braccio di Acerbi era assolutamente attaccato al corpo. Nemmeno trenta secondi dopo, però, il rigore è nettissimo e non ammette repliche televisive: ingenuità di Durmisi che travolge Musacchio in area, sul dischetto va Kessie, che è freddissimo e spiazza Strakosha mandando in visibilio San Siro. A dieci dalla fine, Gattuso toglie uno stanco Piatek ed al suo posto inserisce Cutrone. Nel primo dei sei minuti di recupero, Suso tenta il tiro a giro sul palo lontano, ma Strakosha si supera e tiene a galla i suoi. Due minuti dopo, Calhanoglu conduce il contropiede e serve Cutrone, il quale mira al secondo palo, mandando però a lato. Nell’extra time, la Lazio non riesce a produrre alcuna azione degna di nota e San Siro può esplodere: il Milan fa sua la sfida Champions e torna al quarto posto!

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