Biglia: “Battibecco con Kessie? Sono stato male per un mese. Se andiamo in Champions…”

Il centrocampista del Milan, Lucas Biglia, è stato intervistato dai colleghi di DAZN. Queste le sue parole: “Dopo l’episodio con Kessie al derby sono stato male per 3-4 settimane, perché le figuracce così non mi piacciono. Soprattutto quando hai i figli e vuoi far imparare loro tante cose che i miei genitori avevano insegnato a me. Non me la sono presa con lui, ho voluto far vedere in questo momento la necessità di sostegno da parte di un compagno che stava entrando in campo, niente di più. Non ho nulla contro Franck, anzi, ho un grandissimo rapporto. Perché esulto col numero tre? E’ un’esultanza che fa mio figlio quando gioca a calcio e mi aveva chiesto di farla e in quel momento mi è venuta. Lui la fa perchè indica la mamma, il papà e la sorella. Mi emoziono quando parlo dei miei figli perchè quello che faccio imparare a loro è prima di tutto il valore della vita. Ho un figlio che ama il calcio come me. Lui, appena arriva a casa, chiede la palla come prima cosa per poter giocare al parco. Deve sapere, prima di tutto, che lo sport si deve fare con i valori. Per quello ci son rimasto così male nell’episodio con Franck, perchè per me esistono dei valori prima del calcio, che sono quelli della vita. Noi facciamo 3-4 ore al giorno dedicate al calcio, poi ne abbiamo 20 dove ognuno ha il proprio. Io, per esempio, ho la mia famiglia. Gli altri hanno tante altre cose. Siamo persone normali e dobbiamo dimostrarlo alla gente. Dentro il campo dobbiamo dare l’esempio e anche dopo“.

Intervistato anche da Sportmediaset, Biglia ha fatto una promessa in caso di raggiungimento della Champions col Milan: “In Argentina facciamo un pellegrinaggio. Il mio è lungo 40 km, che è il tragitto per andare da casa mia fino ad una chiesa. L’ho promesso, se arrivasse la Champions, farò questo pellegrinaggio a piedi dopo essere tornato dalle vacanze con la mia famiglia. Prove? Farò un video, nel caso, e sarò contentissimo di farlo. E’ la partita più importante perché ci giochiamo tutto l’anno. C’è ansia perchè il Milan manca da tempo in una competizione così importante, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro, solo a fine partita – se abbiamo fatto il nostro dovere – penseremo agli altri. A livello individuale è stato un anno deludente, mi è capitato un infortunio lungo e anormale, ma se domenica arrivasse la Champions vado in vacanza troppo felice“.

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