Calhanoglu, l’uomo dai gol pesanti. Il jolly di Gattuso finalmente si riscatta

Il Milan ha rimesso le ali e la speranza è che esse siano sufficienti per volare verso quella straordinaria competizione che risponde al nome di Champions League e che dalle parti di Milanello manca da sei, lunghissimi, anni. Quelle ali che, come evidenzia stamane La Gazzetta dello Sport, “se fossero rimaste aperte per tutto il tempo che occorreva adesso il Milan osserverebbe da lassù, a una quota di crociera senza turbolenze“.

Insomma, in cinque giorni il Milan ha ritrovato Suso col Bologna e Calhanoglu ieri, sperando di non dover rimpiangere i lunghissimi periodi di pausa vissuti da due nel corso della stagione. Ieri i due si sono esaltati insieme: cross dello spagnolo e splendida girata di testa di Hakan. Non è stata una stagione esaltante, quella del turco, ma se il Milan dovesse riuscire a centrare la qualificazione ai gironi di Champions, Hakan avrà indubbiamente lasciato la sua firma. Doppia, in realtà. Perchè i due unici gol di Calha in campionato sono arrivati a Bergamo nello scontro diretto i ieri, due gol molto pesanti insomma.

Ieri l’ex Bayer Leverkusen è tornato a fare la mezz’ala e resterà in quella posizione fino a fine stagione, data la squalifica di Paquetà. Una posizione che gli si addice più che quella da esterno offensivo: basta pascolare a ridosso della linea, ma una libertà pressoché totale di svariare su tutto il raggio d’azione, regista defilato, trequartista, e ovviamente anche in mezzo all’area, dove ha colpito. A fine partita, Gattuso, che lo ha sempre difeso e che a gennaio lo ha tolto dal mercato, gli ha dato un bacio sulla guancia. Il Milan ci crede grazie a gol come quelli di Hakan, la bestia nera della Fiorentina, a cui ha rifilato tre gol e tre assist in quattro partite.

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