Cronologia di calvari: Caldara e i suoi fratelli

Un intero reparto (non d’ospedale) affossato. È quello che risulta ripensando alla stagione del reparto difensivo del Milan, in cui spicca l’ennesimo ko, quello di Mattia Caldara. Il difensore ex Atalanta, di certo, è quello che, più di tutti, ha patito problemi fisici che gli hanno impedito di giocare un singolo minuto in Serie A. Ma, più in generale, l’intero pacchetto arretrato ha visto abbattersi su di esso un’ecatombe di infortuni, alcuni dei quali anche molto gravi.

L’elenco

Come, detto, l’aprifila di questa lunga lista non può che essere lo sfortunatissimo Mattia, che ha patito probabilmente i 3 infortuni più gravi per un calciatore: pubalgia, tendine d’Achille e legamento crociato. Ma non scherzano nemmeno Calabria (distorsione alla caviglia e frattura del perone) e Musacchio (trauma cranico e lesione crociato collaterale).

Piccoli, ma fastidiosi, guai anche per Zapata (lesione bicipite femorale) e capitan Romagnoli (lesione a gemello mediale e affaticamento al flessore), Conti (distorsione al ginocchio e alla spalla). Senza dimenticare, infine, i portieri Reina (elongazione al soleo) e Donnarumma (stiramento al flessore) e lo stesso Strinic, fermato addirittura da un problema al cuore ad inizio stagione (ipertrofia cardiaca).

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