Milan: attesa la sentenza Uefa, ecco gli scenari possibili

Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Milan attende nei prossimi giorni, precisamente i primi del prossimo mese, la fatidica sentenza UEFA. Come lo scorso anno il club rossonero è stato rimandato a giudizio, questa volta per il triennio 2015-2018. La società di via Aldo Rossi starebbe puntando al ricongiungimento con la camera giudicante, quindi senza il ricorso al Tas.

SETTLMENT VITALE

Il Diavolo per non ricorrere nuovamente nella prossima stagione l’ennesima presa di posizione della Camera decisione di Nyon e quindi una nuova violazione deve accettare obbligatoriamente il settlment agreement, ovvero un percorso fatto di imitazioni, paletti e obiettivi di bilancio, per rientrare in una gestione virtuosa. Il Milan e vorrebbe evitare la sanzione iniziale e cominciare il suo percorso di rientro nella prossima annata, un po’ come fece l’Inter nel 2015.

UEFA CONTRO MILAN

L’UEFA però vorrebbe una sanzione sin da subito, facendo partire il settlment agreement solo dal primo luglio 2019, fino a giugno 2022. Se il team rossonero dovesse chiudere al quinto posto, con conseguente partecipazione alla prossima Europa League, potrebbe accettare l’esclusione dalle coppe; in caso di Champions arriverebbe una multa e lista UEFA ridotta. Anche alla camera di Nyon, però, converrebbe un accordo con il Milan, visto che in caso contrario i rossoneri si appoggeranno nuovamente al Tas di Losanna e a quel punto emetterà un’ultima sentenza definitiva.

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