Milan: maggio è il mese decisivo, dalla corsa Champions alla sentenza Uefa, tutti i dettagli

Maggio spesso diventa il mese più longevo per il Milan in campionato, 2016 a parte, i rossoneri sono sempre usciti dal terreno di gioco con ottime prestazioni, condite da buoni risultati. Basti pensare lo scorso anno, che dopo il periodo buio di aprile, il Diavolo ha chiuso la stagione con 10 punti su 12 disponibili, dopo aver battuto proprio il Bologna alla quart’ultima, poco dopo il Verona e la Fiorentina in un roboante 5-1, in mezzo il fondamentale pareggio di Bergamo contro l’Atalanta.

SENTENZA UEFA IN ATTESA

Come riporta il Corriere dello Sport, maggio non sarà solamente decisivo sul fronte quarto posto ma il club sta attendendo con ansia la sentenza sulla carta definitiva dell’UEFA. Il Milan è stato rinviato alla Camera giudicante di Nyon, per aver violato nel triennio che va dal 2016 al 2018 il Fair Play Finanziario. Lo scorso anno i rossoneri hanno rischiato di essere esclusi dalle coppe europee, ma il Tas di Losanna ha considerato la decisione dell’UEFA decisamente fuori luogo ed eccessiva, rimandando al mittente in attesa di una nuova sentenza. Multa che recentemente è stata presentata, riguardante il triennio 2014-2015-2016 (12 milioni di euro, riduzione della lista a 21 elementi e lo obbligo a non accumulare un passivo superiore a 30 milioni nel triennio che si concluderà nel 2021). La società di via Aldo Rossi, però, ha contestato nuovamente la presa di posizione decisionale dell’UEFA, rimandando per la seconda volta il verdetto finale al Tas.

LE POSSIBILI SANZIONI DEL TRIENNIO 2016/2018

Ormai è diventata una sorta di telenovela quella tra il Milan e l’UEFA, una guerra psicologica senza fine. Nel caso la sentenza fosse per l’ennesima volta rifiutata, il Tas di Losanna dovrà unire le due possibili sanzioni e annunciare il verdetto finale. Ecco le possibili sanzioni:

  • esclusione dalle coppe europee (decisamente improbabile);
  • movimenti di mercato ridotti
  • limiti sugli ammortamenti al monte ingaggi (in rapporto al fatturato);
  • il meccanismo che obbliga un bilanciare i nuovi inserimenti nella lista UEFA con l’uscita di giocatori ceduti a pari valore.
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