Milan, si infrange il sogno Champions: Spal ko 3-2, ma vincono Atalanta e Inter

Il sogno non si è avverato. In una notte piovosa, quasi autunnale, di fine maggio, il Milan è costretto a dire addio alla speranza Champions League. Non bastano cuore e grinta. Non bastano le giocate di Kessie e Calhanoglu, che portano i 3 punti da soli contro la Spal. L’Empoli è sconfitta 2-1 a San Siro dall’Inter con il gol di Nainggolan nel finale, l’Atalanta subisce e poi ribalta 3-1 il Sassuolo a Reggio Emilia. La classifica finale recita 69 Atalanta e Inter, 68 Milan. I bergamaschi e i nerazzurri giocheranno la Champions League anno prossimo, i rossoneri l’Europa League. Per la squadra di Gattuso è come una sconfitta, ripensando a tutti i punti persi a dicembre o tra marzo e aprile. Ma il cuore contro la Spal non è mancato ed è con lo stesso che i rossoneri sono chiamati a giocare il prossimo campionato. Nella speranza, stavolta sì, che la Champions non sia un sogno sfumato amaramente nelle ultime giornate di campionato. 

CALHA-KESSIE, VICARI ACCORCIA – Formazione che vince non si cambia per Gattuso: solito 4-3-3 con Calhanoglu arretrato a centrocampo e Borini davanti insieme a Suso e Piatek. Per la Spal 3-5-2 con l’ex Petagna e Antenucci

I rossoneri partono subito carichi per vincerla: Piatek tenta di incrociare di destro imbeccato da Borini, Calhanoglu con il mancino da fuori area. Viviano però dice sempre no. Ma il portiere ex Samp e Sporting Lisbona non può nulla al 18’ contro il diagonale di destro proprio del centrocampista turco che, dopo l’assist di Kessie, scarica nell’angolino della porta l’1-0 e tutta la tensione dei primi minuti. Che sia il ritorno con la moglie Sinem ad averlo caricato? In campo al Mazza c’è solo una squadra, quella rossonera, che sfrutta il vantaggio di Berardi contro l’Atalanta e il pari dell’Inter con l’Empoli a San Siro per trovare il raddoppio. Filtrante preciso dalla trequarti di Rodriguez per Kessie, stop dell’ivoriano e tiro col mancino da dentro l’area: palla all’incrocio e Viviano battuto per la seconda volta. Un 2-0 importante arrivato un minuto dopo l’uscita dal campo di un Donnarumma quasi in lacrime per un fastidio agli adduttori. Ma che la Serie A è un campionato combattuto lo si vede al 28’ quando la Spal, fino ad allora assente ingiustificata in campo, accorcia le distanze con Vicari. Il difensore di testa mette sotto la traversa dopo una punizione dalla sinistra. Una rete imprendibile per Reina che è costretto solo a guardare, nata da un fallo ad Antenucci di Abate, all’ultima partita col Milan. Nel quarto d’ora finale la partita si fa più contratta: i rossoneri sono più bloccati anche perché le gambe dei giocatori di Semplici girano meglio. Un’altra rasoiata di Calhanoglu verso l’angolino alla destra di Viviano, lo stesso dell’1-0, finita fuori di pochissimo, è l’ultimo brivido di un primo tempo controllato per lo più dal Milan ma tenuto aperto da Vicari

KESSIE DOPO FARES, MA NON BASTA – La Spal parte meglio e può fare 2-2 subito con Fares, che si trova a tu per tu con Reina dopo il lancio di Petagna ma colpisce debole di testa davanti al portiere. Nel giro di due minuti accade quello che meno ci si aspettava: gol di Keitá per l’Inter, vantaggio Atalanta con Gomez e pareggio Spal proprio di Fares, che di testa anticipa Suso e gira in rete il cross di Cionek. Una mazzata per i rossoneri che calano nei minuti e la faccia di Gattuso, inquadrato spesso in panchina, è tutta un programma. Valoti calcia debole col mancino sull’esterno della rete, Lazzari va vicino al gol con un tiro a incrociare di destro deviato da Romagnoli. Nel momento più duro, quando l’Atalanta fa 3-1 col Sassuolo, i rossoneri ottengono un calcio di rigore per un contatto tra Cionek e Piatek in area, confermato da Valeri con l’assistenza del Var. Kessie calcia forte centrale, spiazzando Viviano che si tuffa alla sua sinistra. È 2-3 e solo un pareggio dell’Empoli a San Siro, tenuto vivo dall’errore su calcio di rigore di Icardi, può portare il Milan in Champions. La partita si trascina lenta verso la conclusione quando la stanchezza inizia a farsi sentire tra i giocatori. Da San Siro intanto arriva la notizia del pari empolese con Traoré che fa esplodere i tifosi rossoneri. A Ferrara Suso tira al volo di sinistro ma trova la respinta di Viviano, mentre Conti fa rifiatare un Borini generoso che finisce il campionato con i crampi. All’81’ la doccia fredda: Nainggolan riporta in vantaggio l’Inter a San Siro, mentre poco dopo al Mazza lo scambio Calhanoglu-Cutrone finisce tra le braccia di Viviano. Nel finale due errori madornali divorati dall’Empoli a San Siro: prima Caputo (D’Ambrosio sala a pochi passi dalla linea mandando la palla sulla traversa), poi Mchedlidze murato a tu per tu da Handanovic. A Ferrara finisce 3-2. A San Siro 2-1 dopo un gol di Brozovic annullato dal Var. A Reggio Emilia l’Atalanta fa festa 3-1 contro il Sassuolo. L’incubo purtroppo si è avverato: il Milan è fuori dalla Champions. 

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