Milan, è tempo di mercato: le mosse da fare in tutti i ruoli con un occhio sempre al bilancio

Estate particolare per il Milan, rifondazione, l’ennesima, con un mercato che dovrà guardare al lungo termine più che al breve. C’è tempo per i risultati, prima bisognerà sistemare le questioni finanziarie, parola di Gazidis. Provare a rialzarsi contemporaneamente anche sul campo però non è una cattiva idea e la società ha il dovere di provarci. L’esclusione dall’Europa League potrà favorire il rientro allungando la data X, ma anche in questa sessione, per acquistare bisognerà prima vendere. Il sacrificio sarà molto probabilmente Gigio Donnarumma, capace di far fare ai rossoneri una grande plusvalenza per mettere soldi in cassa. I movimenti del Milan saranno quindi oculati, con un paio di innesti per rinforzare quanto basta la rosa e cercare di rialzarsi il prima possibile.

PORTE GIREVOLI?

Il primo reparto che quasi sicuramente sarà ritoccato è la porta. Come già detto Donnarumma con l’offerta giusta sarà ceduto, per sostituirlo la soluzione più vantaggiosa sarebbe quella di promuovere a titolare Pepe Reina, con Plizzari a crescere dietro di lui. Il profilo di Areola però stuzzica e se dovesse essere inserito nella trattativa per Gigio, Maldini un pensierino potrebbe farcelo. La prima offerta, Areola più 20 milioni, pare essere stata rifiutata ma non sono da escludere nuovi contatti.

RESTYLING IN DIFESA

Lavori in corso anche in difesa: Giampaolo ha bisogno di un centrale, dopo l’addio di Zapata e i continui infortuni di Caldara, il solo Musacchio non basta come compagno di Romagnoli. Il primo nome sulla lista era quello di Ozan Kabak, classe 2000 di proprietà dello Stoccarda. Il giocatore, che costava 15 milioni, ha preferito lo Schalke, facendo così sfumare la trattativa. Le alternative sono però di altrettanto livello: Andersen e Lovren. Il primo, esploso proprio con Giampaolo alla Samp, costa circa 25 milioni ed è stato uno dei migliori difensori nello scorso campionato. Lovren invece ha quella classe ed esperienza che serve al Milan, il suo costo si aggira tra i 15 e i 20 milioni ma potrebbe anche abbassarsi. Il nodo per il croato è l’ingaggio, al Liverpool guadagna 6 milioni, difficile che in rossonero possa avere una cifra simile. Per quanto riguarda le fasce, è virtualmente fatta per Theo Hernandez dal Real Madrid che potrebbe sostituire Rodriguez in caso di vendita dello svizzero.

RIVOLUZIONE A CENTROCAMPO

Il reparto da sistemare più di tutti è però il centrocampo, gli addii di Montolivo, Josè Mauri e Bertolacci si fanno sentire dal punto di vista numerico. Krunic prenderà il posto da riserva ma potrebbe rappresentare una vera e propria sorpresa. Le altre mezzali saranno Bonaventura, che rientra dall’infortunio che l’ha tenuto fuori per tutta la stagione, Calhanoglu che potrebbe essere adattato in un ruolo che ha già ricoperto con Gattuso e, forse, Franck Kessiè. L’ivoriano non è infatti sicuro di restare, la società potrebbe metterlo in vendita essendo uno dei pochi che avrebbe mercato. In caso di partenza andrebbe rimpiazzato anche lui, ma per il momento Maldini sta cercando più un playmaker. Il mancato riscatto di Bakayoko e le poche garanzie che dà Biglia, portano inevitabilmente alla ricerca di un regista. Sfumato Sensi ormai passato all’Inter, i nomi più gettonati sono quelli di Praet, Veretout e Torreira. Il primo è stato già allenato alla Samp da Giampaolo ed è proprio quello che cerca il Milan, e talentuoso, pronto a fare il salto di qualità e provare ad esplodere. Il secondo è da tempo nel mirino dei rossoneri e la trattativa può considerarsi in stato avanzato. Da un primo duello con la Roma, ormai quasi vinto dopo l’acquisto di Diawara da parte dei giallorossi, è spuntato il Napoli che si è privato proprio del centrocampista ed è tornato alla carica per Veretout. Nei prossimi giorni potranno esserci degli sviluppi a favore di una o dell’altra. Lucas Torreira invece è il sogno per eccellenza, anche lui è stato allenato alla Samp da Giampaolo ma a differenza di Praet lui il salto di qualità l’ha già fatto. All’Arsenal ha infatti confermato quanto di buono fatto in Italia ed ha inoltre acquisito quell’esperienza che male non fa. Al momento però la pista che porta all’uruguaiano si è raffreddata a causa del muro alzato dall’Arsenal che non ha assolutamente intenzione di cederlo.

DA SISTEMARE ANCHE L’ATTACCO

Capitolo attaccanti: il solo certo del posto è ovviamente Piatek, da decidere invece il suo partner. Se nello scacchiere di Gattuso, la punta al fianco del polacco quando si giocava a 2 era Cutrone, con Giampaolo potrebbe non essere lo stesso. Il tecnico infatti predilige una seconda punta da affiancare al centravanti ed ecco che allora, a malincuore, anche Cutrone può essere sacrificato. Il numero 63 infatti vorrebbe giocare però il rischio di vederlo ancora una volta nel ruolo di riserva è molto alto. La cessione dunque potrebbe essere probabile e dalla sua vendita si investirebbe su un altro attaccante. Tempo fa si era fatto il nome di Kramaric, ma da qualche giorno c’è anche prepotente quello di Schick. Il ceco ha fallito alla Roma e da giovane promessa proprio alla Samp di Giampaolo è diventato un flop. Chissà se l’ex tecnico blucerchiato possa rigenerarlo una volta ritrovato al Milan. Chi invece c’è già in casa e potrà anch’esso essere rigenerato è Andrè Silva. Anche il portoghese non ha convinto negli ultimi due anni e dopo il prestito al Siviglia torna a Milano per giocarsi il posto. Giampaolo ha fatto sapere che vorrebbe provarlo e affidargli il ruolo di spalla di Piatek sfruttando la sua tecnica e la sua capacità di giocare la palla.

Insomma il nuovo Milan sta nascendo e dopo il mercato si tireranno le somme. I movimenti che si preannunciano sono tanti e in tutti i ruoli, con gli innesti giusti e i giusti conti, il Milan potrebbe finalmente provare a rialzarsi.

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