Cambio stagione rossonero: dentro Andersen e Praet e fuori…?

Uno dei momenti più temuti tra le famiglie italiane, e non solo, è lo stagionale cambio degli armadi. Un lavoro duro e pesante che presuppone ore e ore di grandi fatiche in cui, oltre alla classica sostituzione dei vestiti della passata stagione con quella nuova, si opera la scrematura di quei capi che non piacciono più. In una prospettiva estrema questa immagine potrebbe essere usata per descrivere le innumerevoli trattative di calciomercato che vedono le diverse squadre, tra cui il Milan, impegnate in questo mensile ricambio di uomini. Al termine di un’annata o a stagione in corso o ancora con il cambio di un allenatore, una squadra è chiamata a effettuare un ricambio di giocatori sia in un’ottica di rafforzamento che di esigenze del tecnico stesso. Con l’imminente arrivo di Giampaolo sulla panchina del Diavolo questo tradizionale cambio di rosa calcistica, avverrà puntuale e preciso.

Il probabile ingaggio del tecnico di origini abruzzesi, infatti, ha portato alla ribalta nomi importanti che, sotto la sua guida, a Genova sono stati autori di un’ottima stagione. Stiamo parlando di Joachim Andersen e Dennis Praet, rispettivamente difensore centrale e play di centrocampo che in questa annata hanno stupito per maturità e qualità tecniche. Il centrale danese è un classe 96, fisicamente prorompente e per questo capace di garantire un’ottima copertura. Ad un fisico imponente, tuttavia, abbina anche una buona velocità e un’ottima esplosività che gli permettono di marcare anche gli attaccanti più veloci. Il centrocampista belga, classe 94′, è un giocatore estremamente duttile che può ricoprire ottimamente tutti i ruoli del centrocampo. Recentemente collocato come play basso da Giampaolo, Praet grazie ad un’ottima qualità e una grande capacità in fase di interdizione rappresenta un regista moderno e perfetto per il 4-3-1-2, tanto caro al tecnico di Bellinzona.

Chiaramente l’ingaggio di due nuovi profili comporta inevitabili cessioni o, in alternativa, ad una revisione nelle gerarchie dei titolari. A farne le spese, infatti, potrebbero essere Mateo Musacchio e Lucas Biglia che, per caratteristiche tecniche e per ruolo, entrerebbero in “conflitto” calcistico con i due. In un’ottica di inserimento graduale, chiaramente, i due argentini farebbero estremamente comodo a Giampaolo sia per l’affidabilità dimostrata (più da Musacchio che da Biglia, complici gli infortuni) sia per l’esperienza accumulata. Resta da capire, tuttavia, se i due giocatori siano disposti ad un ruolo di chioccia e da parziali gregari a fronte anche dell’importanza che hanno rivestito in questa stagione. Un cambio di stagione calcistica o un rinnovo della rosa che quindi vedrebbe accantonati due recenti certezze rossonere per due scintillanti e talentuose novità. Ma si sa i ricambi per tornare in alto sono necessari e inevitabili: prima o poi, infatti, bisogna aver la forza di cambiare per dare una svolta al futuro della causa rossonera.

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